“Nessuna soluzione per l’apposizione della targa istituzionale su Ponte Vespucci. Non lo accettiamo e rilanciamo le ragioni della raccolta firme lanciata su www.firenzesolidale.it”
“Una legge di epoca fascista non può essere la ragione per giustificare l’inadempienza di Sindaco e Giunta rispetto a una richiesta votata due volte dall’intero Consiglio comunale di Firenze.
Dopo tre anni dall’uccisione di Idy Diene su Ponte Vespucci il Comune di Firenze ha realizzato due targhe. La prima – spiegano i consiglieri di Sinistra Progetto comune Dmitrij Palagi e Antonella Bundu – risulta bloccata nei depositi degli uffici perché si è chiesto un’autorizzazione che la Prefettura di Firenze non vuole dare, per via della regola che stabilisce l’obbligo di aspettare dieci anni dalla morte della persona (ma sono previste possibilità di deroga). La seconda, senza il nome di Idy Diene, è stato deciso di apporla in Palazzo Vecchio, invece che sul ponte, al fianco di quella già presente, realizzata e collocata dall’associazionismo e dalla cittadinanza antirazzista.
Il 18 marzo 2021 la Giunta ha confermato che ritiene che questa sia l’unica situazione possibile.
Non ci stiamo. Per questo rilanciamo le ragioni della raccolta firme lanciata su www.firenzesolidale.it e facciamo un appello pubblico al Sindaco: si agisca in modo formale e chiaro, questa situazione – concludono Palagi e Bundu – è surreale e inaccettabile”.
Appello lanciato da:
Rete Antirazzista Fiorentina, Comunità delle Piagge, Anelli Mancanti, ANPI provinciale Firenze, ARCI Firenze, Associazione dei Senegalesi di Firenze e Circondario, Biblioteca Riccardo Torregiani, CGIL Firenze, COBAS Firenze – Confederazione, C.O.R.P.I., CUB Firenze, Diaconia Valdese Fiorentina, MAG Firenze, Palazzuolo Strada Aperta, Umani per R-Esistere, USB Firenze – Confederazione, insieme al gruppo consiliare di Palazzo Vecchio Sinistra Progetto Comune