“Mancano ancora i dettagli della cerimonia istituzionale. Saremo al fianco dei movimenti antirazzisti”
Dmitrij Palagi – Sinistra Progetto Comune
Antonella Bundu – Sinistra Progetto Comune
Il 5 marzo si avvicina. Si tratta dell’anniversario dell’omicidio di Idy Diene, che nei tribunali non è stato riconosciuto come di matrice razzista. Questo e i mancati dieci anni sono il motivo addotto negli anni passati dalla Giunta per non collocare una targa che è stata chiesta più volte dal Consiglio comunale.
Ribadiamo però che non si sta chiedendo di intitolare un luogo o cambiare il nome di Ponte Vespucci.
Ancora non sono noti i dettagli della cerimonia ufficiale istituzionali. Confidiamo che possano uscire a breve.
Di certo c’è la volontà dei movimenti antirazzisti (di cui riportiamo in calce la nota) di procedere a ricollocare un ricordo di Idy Diene, data l’assenza di azioni in questo senso di Palazzo Vecchio. Ricordiamo che il nostro Comune ha stampato tre targhe. Una è archiviata da qualche parte (quella con cui si fece la foto l’allora Vicesindaca Giachi). Una è in via Maragliano. Una è dentro Palazzo Vecchio. Tre targhe per tre figure di Giunta: Giachi, Martini e Giuliani. L’Assessora Biti non ne vuole creare una quarta?
Ironia a parte, crediamo sia importante essere al fianco della comunità senegalese e della famiglia della vittima. L’omicidio di Idy Diene deve essere rircordato anche per il resto della Città. Perché si ricordi come nel recente passato il colore della pelle abbia determinato stragi e omicidi, a fronte di chi nega che esista un problema di razzismo.
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Questa la nota dei movimenti antirazzisti ricevuta nel fine settimana.
«Dopo l’assassinio di Idy Dyene sul Ponte vespucci, il 5 marzo 2018, i movimenti antirazzisti della città hanno posto sul luogo dell’accaduto una targa per ricordare la vittima dell’odio razzista.
Nel novembre del 2019 la targa è stata imbrattata con vernice nera, e abbiamo quindi provveduto a ripulirla, chiamando la cittadinanza a manifestare contro simili azioni di stampo razzista.
Nel dicembre 2023 la targa è scomparsa, come a cancellare la memoria del gravissimo atto. I movimenti hanno quindi posto una nuova targa in sostituzione di quella precedente, ma da qualche tempo ci siamo accorti che anche questa è sparita.
Ci chiediamo come è possibile che un evento tanto grave, avvenuto in una città che si proclama antirazzista e antifascista, venga trascurato e non si faccia niente né per conservarne la memoria né per rispettare la volontà di chi quella memoria intende mantenere.
Come movimenti antirazzisti cittadini intendiamo quindi porre di nuovo la targa dove deve stare, per non dimenticare Idy Dyene e perché il suo ricordo sia testimonianza della volontà di lottare contro tutte le forme di razzismo. Ci auguriamo che in futuro questo semplice messaggio di convivenza civile e di solidarietà venga rispettato».