“Conferenza stampa per presentare la manifestazione prevista per il pomeriggio”
Dmitrij Palagi – Sinistra Progetto Comune
Assemblea 16 Febbraio
Queste le dichiarazioni di Dmitrij Palagi, Consigliere comunale.
«Abbiamo chiesto la Sala Macconi per permettere all’Assemblea 16 Febbraio di presentare l’appuntamento della manifestazione prevista in via Mariti alle 16:00. Come gruppo e coalizione saremo presenti alle 10:00 alla cerimonia istituzionale, alle 11:00 alla commemorazione della parrocchia della zona e convintamente al corteo del pomeriggio. Ci saremo anche per denunciare quella che riteniamo essere un’inadempienza politica da parte del Comune. Chiediamo tre cose.
1) Di confrontarsi con i centri di grande distribuzione per ritirare la possibilità di passare da media a grande superficie di vendita, approvata durante l’ultima votazione sul Piano Operativo.
2) Capire le aziende coinvolte dalle indagini in quali e quanti cantieri hanno lavorato o lavorano, senza criminalizzare o gettare sospetti infondati, ma per avere un completo quadro conoscitivo.
3) Sanare le condizioni che hanno portato all’aumento di ratti e zanzare in via Mariti, venendo incontro ai tanti problemi delle attività economiche presenti nella zona, conseguenti al sequestro del cantiere.
4) Confrontarsi con Esselunga (cosa non fatta in questi mesi) per capire come superare l’ipotesi di un centro di grande distribuzione in via Mariti, per vedere realizzato un parco».
Per l’Assemblea 16 Febbraio erano presenti residenti, movimenti e sindacati di base (Cub, Cobas e USB). Questa la piattaforma e le rivendicazioni dell’Assemblea-.
«Un anno dalla strage di via Mariti.
Un anno senza giustizia per i cinque operai uccisi dal peso del profitto a tutti costi
Un anno di estenuante convivenza con l’ecomostro della morte per il quartiere.
Nel vergognoso e totale silenzio delle istituzioni e degli organi competenti, il quartiere e la città chiedono a gran voce:
Giustizia per le vittime e le loro famiglie!
Che gli organi competenti si facciano carico di interpellare la prefettura per informare gli abitanti del quartiere sugli sviluppi dell’inchiesta e sul futuro che li attende.
Che l’amministrazione, finora silente, si faccia carico di interloquire con il committente Esselunga facendo tutti gli sforzi necessari affinché venga rivisto in toto il progetto dell’inutile, ennesimo grande centro commerciale in quell’area una volta di demanio pubblico e poi svenduta al privato di turno, per il profitto di pochi a danno della collettività.
E che vengano quindi messi in moto tutti i meccanismi necessari atti ad avviare un processo di riqualificazione vincolato allo smaltimento dell’ecomostro della morte e alla totale bonifica dell’area, facendo tutti gli sforzi necessari affinché quell’area venga destinata a un parco pubblico intitolato alle vittime del lavoro e del profitto, e che doni verde e aria pulita a un quartiere ormai attanagliato da una sempre più asfissiante cementificazione.
Domenica 16 febbraio. La città alza la voce! Concentramento alle ore 16 di fronte al cantiere di via Mariti».
Queste le dichiarazioni di Miriam Amato (USB): «Dopo quella strage, come dopo tante altre, abbiamo sentito la politica ripetere il solito slogan: “mai più”. Eppure, a distanza di pochi mesi, un’altra tragedia ha colpito i lavoratori della centrale Enel di Bargi, e le morti sul lavoro continuano senza sosta. Le norme di sicurezza non vengono rispettate, continuano gli appalti al ribasso e l’insufficienza dei controlli. La giustizia non basta. Serve un cambiamento radicale: USB da tempo lotta per l’introduzione nel codice penale del reato di omicidio e lesioni gravi sul lavoro, per il rafforzamento del sistema di controlli e per dare più potere a chi ricopre il ruolo di Rappresentante per la Sicurezza dei Lavoratori e delle Lavoratrici (RLS). In questa lotta USB è in prima linea insieme alla Rete Iside, con cui porta avanti una campagna per la sicurezza sui luoghi di lavoro e per un cambiamento normativo reale».