“Chiederemo al Sindaco e alla Giunta chiarimenti su un progetto dal fortissimo impatto ambientale e sociale”
Francesco Torrigiani e Giorgio Ridolfi – Sinistra Progetto Comune Quartiere 1
Antonella Bundu e Dmitrij Palagi – Sinistra Progetto Comune.
Abbiamo varie volte contestato il progetto, ormai ha più di 50 anni, della autostrada urbana Pistoiese Rosselli. Una strada che correrà parallela alla nuova Tramvia T4, e che apparentemente ha l’obiettivo di riportare in città (1.800 auto l’ora si legge nel PONmetro) il traffico che la nuova tramvia eliminerà (-18% secondo le stime).
E abbiamo più volte sottolineato un aspetto preoccupante, legato alla trasformazione dell’area ex OGR in una cittadella residenziale, con il solito immancabile studentato di lusso: il tracciato definitivo della nuova strada nel suo tratto finale (quindi da Via delle Cascine a Porta al Prato) sarebbe stato deciso, così ci è stato spiegato, assieme alla proprietà dell’ex OGR.
La preoccupazione insomma che la strada risponda agli interessi del gruppo Rothschild che ha acquisito l’area, per dare accesso alle nuove residenze.
Le preoccupazioni aumentano quando in Consiglio Comunale l’assessore al Bilancio spiega che tale tratto di strada sarà finanziato interamente dal privato.
Quindi le domande che faremo alla Giunta e al Sindaco sorgono spontanee, per sapere che cosa significhi in termini operative e finanziari che “il tratto della Pistoiese Rosselli da Via delle Cascine a Porta al Prato è a carico dell’operatore Ex OGR”:
- Quale sia l’importo a carico del privato?
- Quale sarà il percorso della progettazione esecutiva del tratto di strada in oggetto?
- Quali siano i documenti a supporto della dichiarazione dell’Assessore?
Perché il dubbio continua ad attanagliarci: la Pistoiese Rosselli, un progetto vecchio di 50 anni, una strada di penetrazione di traffico che va in totale controtendenza rispetto alla transizione ecologica e alla sostenibilità, un progetto pieno di debolezze idrogeologiche (evidenziate nella relazione geologica) strutturali e ambientali: sarà un’opera di utilità pubblica o privata? Attendiamo risposte chiare e speriamo rasserenanti.