“Sono mesi che chiediamo attenzione da parte del Comune di Firenze rispetto alla situazione Polimoda. Ci ha risposto solo la destra, convocando i vertici aziendali. Le classi lavoratrici oggi scioperano, nell’indifferenza del governo locale”
“La destra fa la destra e in Commissione controllo ci ha chiesto di non parlare delle classi lavoratrici, quando sono stati invitati i vertici aziendali di Polimoda, che si sono mostrati irritati dalle nostre domande.
La sinistra fa la sinistra e da mesi si è schierata al fianco delle lavoratrici e dei lavoratori di Polimoda.
Quanti comunicati abbiamo scritto riepilogando la vicenda e chiedendo anche formalmente alla Giunta e al Comune tutto di interessarsi a questa vicenda?
Il centrosinistra si dichiara di sinistra – continuano i consiglieri di Sinistra progetto Comune Dmitrij Palagi e Antonella Bundu – e sceglie un comportamento da destra. Poi dicono che destra e sinistra sono categorie superate… è che si vuole cancellare la dignità di chi per sopravvivere ha bisogno del salario.
Mentre questo centro di eccellenza del territorio continua a erogare borse di studio e attestare le forti risorse economiche accumulate negli anni pre-Covid-19, c’è un’intera categoria che si vede disconosciuta, che poi è la stessa alla base del successo di Polimoda.
Cosa si chiede?
Una diversa gestione del personale, l’integrazione degli ammortizzatori sociali (come fanno sostanzialmente tutte le altre realtà del settore presenti sul territorio), la definizione degli accordi sul salario variabile. L’ultimo punto ha avviato la preoccupazione delle lavoratrici e dei lavoratori: avevamo chiesto conto di questo alla Giunta di Firenze già a fine 2019, quando ancora non era immaginabile la pandemia. I problemi vengono da lontano e utilizzare l’emergenza sanitaria per rimuoverli sarebbe davvero disonesto.
Ricordiamo che il nostro ente è tra i soci fondatori di Polimoda. A Prato hanno avuto il buon senso quantomeno di ascoltare le parti sindacali. Da noi neanche questo.
Noi oggi – concludono Palagi e Bundu – esprimiamo e rinnoviamo la nostra solidarietà a questa lotta. Con l’impegno a portare il tema in Consiglio comunale, insistendo fino a che non otterremo la necessaria attenzione delle istituzioni su questa vicenda”.