“Votato ieri un ordine del giorno in cui facevamo presente l’assenza del Presidente del Quartiere 1 dal Salone de’ Dugento, a differenza delle altre circoscrizioni”
Roberto De Blasi, Lorenzo Masi – Movimento 5 Stelle
Antonella Bundu, Dmitrij Palagi – Sinistra Progetto Comune
Luigi Benassai, Movimento 5 Stelle Quartiere 1
Giorgio Ridolfi, Francesco Torrigiani – Sinistra Progetto Comune Quartiere 1
Il Presidente del Quartiere 1 non era presente nel Salone de’ Dugento quando il Sindaco è venuto a presentare la legge di iniziativa popolare per la salvaguardia dei tessuti urbani. È vero che non si parla solo di centro storico, ma chiunque può facilmente comprendere la centralità dell’area UNESCO nell’aver dato avvio a questa campagna politica (elettorale?).
L’assenza di Maurizio Sguanci dal Consiglio comunale non è una novità e riteniamo che sia legata ai troppi impegni che ha, da quando ha scelto di uscire dal Partito Democratico, aderendo a Italia Viva, per poi rappresentare quest’ultima forza anche in Consiglio regionale della Toscana.
Abbiamo proposto alla maggioranza di esprimersi su questa vicenda, ottenendo in risposta una difesa dell’attuale situazione. Difesa “tecnica”, non affidata al capogruppo: la nostra richiesta è stata giudicata “non pertinente”. Nessuna difesa politica sull’operato del Presidente del Q1.
Si teme il voto anticipato, visto la sbagliata introduzione dell’elezione diretta della figura apicale di governo?
Noi riteniamo che ci sia un problema di opportunità politica enorme e ci dispiace che il Partito Democratico non voglia ammetterlo.
A questo si aggiunge la questione dell’effettivo svolgimento del mandato di Presidente del Quartiere 1: da tempo evidenziamo che le cose non possono andare avanti come adesso.
Il Sindaco dice che vuole tenere la delega nei rapporti con i quartieri. Il Presidente del Quartiere 1 dice che solo il Sindaco può chiedere le sue dimissioni, se non abbiamo ascoltato male alcune sue dichiarazioni.
Il Sindaco è del Partito Democratico, tanto da ricomporre la Giunta secondo le sensibilità interne alla sua organizzazione: quindi per il Partito Democratico il doppio incarico di Sguanci va bene.