“Il nostro gruppo consiliare – spiegano i consiglieri di Sinistra Progetto Comune Dmitrij Palagi e Antonella Bundu – aderisce alla piattaforma che ha lanciato all’appuntamento di giovedì 25 giugno, che si terrà a Firenze come in numerose altre città d’Italia.
Consideriamo un privilegio aver potuto aiutare i promotori e le promotrici a tenere la conferenza stampa di lancio in Palazzo Vecchio, perché è il luogo di tutte le cittadine e i cittadini. Il nostro territorio ha svolto un ruolo centrale per la mobilitazione nazionale.
Riportiamo il comunicato stampa del 25, rimandando ai prossimi giorni le risposte necessarie che crediamo debbano arrivare anche dagli enti locali. Il tempo dell’ascolto su tanti aspetti è finito. I bisogni delle persone sono sempre più urgenti. Non il profitto di pochi, ma le necessità delle molte e dei molti sono la priorità. Con una visione insieme, che riconosca come la pandemia abbia solo reso evidente i numerosi problemi di disuguaglianza e ingiustizia che sono stati solo aggravati dall’emergenza Covid-19.
Quindi – concludono i consiglieri di Sinistra Progetto Comune Dmitrij Palagi e Antonella Bundu – aggiungiamo anche la nostra voce al coro che chiede: priorità alla scuola!”.
Scuola. Comitato “Priorità alla scuola”: il 15 giugno manifestazione in 60 città per chiedere la riapertura delle scuole in presenza a tempo pieno per tutti gli studenti.
Aderiscono alla manifestazione 48 organizzazioni nazionali del mondo della scuola: sindacati, associazioni di docenti, di genitori e di studenti.
Questa mattina, a Palazzo Vecchio, presso la Sala Macconi, si è svolta la conferenza stampa di presentazione della manifestazione nazionale sulla scuola, indetta dal comitato “Priorità alla Scuola”, che si svolgerà giovedì 25 giugno in 60 città italiane per chiedere la riapertura delle scuole in presenza e in sicurezza di tutte le scuole, dai nidi alle università, a tempo pieno. Durante la conferenza stampa sono intervenuti Costanza Margiotta e Filippo Benfante, membri del coordinamento nazionale del Comitato Priorità, e Clementina Addorisio, docente.
“Da più di tre mesi – ha dichiarato Costanza Margiotta – chiediamo la riapertura della scuola a settembre in presenza e in sicurezza. Ora finalmente sappiamo che la scuola riaprirà il 14 settembre, ma non conosciamo ancora le modalità. Ora inizia il countdown: tra 70 giorni ricomincia l’anno scolastico e per questo motivo il nostro grido in piazza sarà “Ora o mai più: spazio per la scuola, spazio alla scuola”. Ci teniamo a ricordare che il 18 aprile abbiamo scritto una lettera alla ministra Lucia Azzolina, alla quale non ha mai risposto. Anche dopo la manifestazione del 23 maggio in 19 città dal Governo non è giunto alcun segnale. Il 4 giugno – ha proseguito – la ministra Azzolina ha convocato sindacati, associazioni di genitori e studenti a partecipare a un incontro sulla scuola, purtroppo il comitato “Priorità alla scuola” non è stato invitato. Molte delle organizzazioni che hanno partecipato a quel tavolo hanno aderito alla nostra manifestazione del 25 giugno, che si svolgerà in 60 città, il triplo rispetto alle 19 città dove si è svolta la prima mobilitazione indetta dal comitato lo scorso 23 maggio. Siamo molto soddisfatti – ha concluso Costanza Margiotta – che 48 organizzazioni legate al mondo dell’educazione dell’istruzione, dal nido all’università, aderiscano alla nostra manifestazione”.
“Chiediamo di mettere la Scuola Pubblica al centro dell’agenda politica – ha dichiarato Filippo Benfante – una Scuola intesa non solo come luogo dove si impara e si studia, ma come luogo di socializzazione, di sviluppo delle relazioni e dell’autonomia, della convivenza, del confronto e della condivisione con altri in uno spazio pubblico, di cui si è allo stesso tempo fruitori e custodi. Senza scuola, non c’è politica, non c’è giustizia, non c’è uguaglianza, non c’è crescita – né umana, né economica. Basta – ha concluso Benfante – con la retorica della cultura e del patrimonio in un Paese dove ha riaperto tutto tranne scuole, biblioteche e archivi”.
“La didattica è relazione – ha spiegato la docente Clementina Addorisio – e non è possibile pensare alla scuola, all’università, ai luoghi dove nasce, si coltiva e si consuma cultura come a luoghi privi di relazioni umane. Qui bambini, alunni, e studenti sviluppano le proprie capacità critiche che nascono solo da un continuo confronto e dai continui stimoli che solo la scuola “dal vivo” ti consente di avere. La didattica a distanza – ha concluso Addorisio – è stata uno strumento di emergenza e tale deve rimanere per il bene delle nuove generazioni, che sono il futuro del nostro Paese”.
Le richieste del Comitato “Priorità alla Scuola” avanzate al Governo:
– risorse straordinarie;
– personale docente e Ata adeguato alle esigenze della scuola;
– assunzione dei docenti precari dalle graduatorie provinciali;
– maggiore numero di spazi per tutte le scuole di ogni ordine e grado;
– investimenti strutturali per l’edilizia scolastica;
– prevenzione sanitaria nelle scuole.
Inoltre, il Comitato respinge tutti i tentativi di smantellamento della Scuola Pubblica, che provocherebbe una grave regressione culturale e sociale del Paese. Perciò rifiuta ogni ipotesi di:
– riduzione del tempo scuola
– esternalizzazione di servizi educativi per completare il tempo scuola che causerebbe un aumento del lavoro precario;
– riduzione delle ore didattiche da 60 a 40 minuti;
– Didattica A Distanza come parte strutturale dell’orario scolastico.
Il 25 giugno le manifestazioni si svolgeranno in contemporanea in 60 città:
Firenze, Roma, Milano, Faenza, Trento, Ravenna, Genova, Reggio Emilia, Pisa, Livorno, Pontedera, Perugia, Cremona, Lucca, Ancona – Civitanova Marche, Parma, Vicenza, Arezzo, Pistoia, Torino, Padova, Ferrara, Napoli, Collegno (Torino), Vercelli, Brescia, Verona, Prato, Matera, Taranto, Aosta, Bologna, Forlì, Sassari, Sanremo, Potenza, Torre Pellice (Torino), Imola, Palermo, Terni, Cuneo, Cesena, Cosenza, Mantova, Caserta (in piazza venerdì), Benevento, Massa Carrara, Modena, Mondoví (Cuneo), Aci Castello (Catania), Pescara, Catania, Siracusa, Sacile (Pordenone), Salerno, Varese, Pavia, La Spezia, Messina, Ragusa, Frosinone.
Aderiscono alla manifestazione:
Scuola e bambini nell’emergenza Covid-19, CNPS Coordinamento Nazionale Precari Scuola, La scuola a scuola, Rete Bessa, Apriti Scuola,Cinnica, NO DAD – Settembre in aula, Cattive Ragazze, Ni.Na.Nda, ACTION AID, Teachers for future Italia, Coordinamento Dei Collettivi Studenteschi, Lavoratori Autoconvocati della scuola, Diritto alla Scuola, Scuola Costituente, Comitato bolognese Scuola e Costituzione, Tavolo per l’Educazione Popolare, Mamme di Merda, Scuola Mondo San Giuliano Terme, Priorità all’Università, Gruppo scuola di Archivia, Non Una di Meno Genova, Non Una di Meno Perugia, Non Una di Meno Pisa, Non Una di Meno Livorno , MCE (Movimento di Cooperazione Educativa), Assemblea autoconvocata delle lavoratrici e dei lavoratori del sociale, CIDI (Centro di Iniziativa Democratica degli Insegnanti)COBAS SCUOLA, CIB UNICOBAS, FLC CGIL, USB, Euronomade, Centro di Gravità, Casa Internazionale delle Donne di Roma, Associazione Per la sinistra, per un’altra Europa, Comitato Popolare di Difesa Beni Pubblici e Comuni “Stefano Rodotà”, Le Contemporanee, co2 crisis opportunity onlus, Monitor Napoli, Fronte della gioventù comunista, Studenti Di Sinistra, Unione degli studenti, Coordinamento genitori democratici, Rete degli Studenti Medi, Gruppo Comma 255 Mamme Caregivers, Coordinamento AEC assistenti educativi Culturali.
A Firenze aderiscono anche: Rete Dei Collettivi Fiorentini, Biblioprecari Firenze, Krisis – Collettivo di Studi Umanistici e della Formazione, Collettivo Politico Scienze Politiche Firenze, Confesercenti Firenze, Potere al popolo, CPA Firenze Sud, Firenze Città Aperta, Non dimentichiamoci dei bambini e delle bambine; Sinistra Progetto Comune; Rifondazione Comunista Firenze.
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