“Il Quartiere 1 aveva già raccomandato di prevedere un diverso approccio per l’addizionale comunale. Ieri solo il capogruppo del Movimento 5 Stelle ha votato il nostro ordine del giorno. Neanche la pandemia mette in discussione i dogmi del governo locale?”
Dmitrij Palagi, Antonella Bundu – Sinistra Progetto Comune
“Non è la prima volta che la sinistra chiede alla Giunta del Comune di Firenze di abbandonare la teoria della flat tax per l’addizionale comunale Irpef.
Lo ha fatto anche nelle consiliature passate, ricevendo sempre un secco no dalla maggioranza. Anzi il Sindaco si è sempre vantato, con linguaggi da Berlusconi degli anni ’90, di non mettere le mani in tasca alla cittadinanza. Ora lo stesso alza la voce verso il Governo nazionale. Senza turismo, la Città rischia il tracollo economico.
Invece di innalzare pianti al cielo, crediamo sia opportuno prendere atto degli errori che ci hanno reso un territorio tanto fragile.
Anche il Consiglio del Quartiere 1 ha chiesto di “valutare la possibilità di propendere per una maggiore progressività della tassazione (in particolar modo l’addizionale comunale IRPEF), soprattutto agendo sui redditi più alti, per alleviare le diseguaglianze ulteriormente accentuatesi nel periodo della pandemia” (osservazioni al DUP 2021-23).
Partito Democratico, Lista Nardella e destre ieri hanno detto no all’applicazione dell’Articolo 53 della Costituzione nel nostro Comune. Solo il capogruppo del Movimento 5 Stelle ha votato a favore del nostro ordine del giorno.
Che la maggioranza non ci risponda dicendo di averci chiesto di “approfondire in commissione”. Lo aveva già fatto mesi fa, con un altro testo, simile a quello votato ieri, rimasto abbandonato e dimenticato nell’ordine dei lavori.
Sono anni che si discute di un principio a suo modo semplice e costituente del nostro ordinamento democratico.
Comunque continueremo a proporre questo tema. Faremo tutto ciò che ci è possibile per ottenere una svolta positiva in questa consiliatura”.