Abbiamo bisogno della “promozione del nostro territorio”? Pare di sì. Sono parole dell’Assessora al Turismo…
Lo si legge in Rete Civica (dove per par condicio noi non possiamo pubblicare comunicati stampa, ma chi governa sì…) in questa calda giornata di agosto (qui).
Un “Rinascimento senza fine”, che spera di accogliere flussi dalla Cina con We Chat (che è un’applicazione totalizzante e che meriterebbe approccio critico… Consiglio nuovamente Red Mirror di Simone Pieranni (qui).
Firenze oggi non è vuota, ma sicuramente appare svuotata rispetto ai livelli di turismo di dicembre 2019, quando la Giunta diceva che Firenze non aveva bisogno di promozione.
Risponderanno che nel frattempo c’è una pandemia e quindi ora abbiamo bisogno del turismo a prescindere. Anche perché nel frattempo la trasformazione di immobili in strutture turistico-ricettive di lusso e per studenti abbienti prosegue.
Non importa se il turismo riprende con il lavoro a nero e sottopagato. Non importa se il turismo riprende con una città sempre più povera di popolazione residente. Non importa se il turismo riprende in un territorio dove la rendita di poche persone vale più dei bisogni della maggioranza di chi ci vive.
L’importante è che il turismo riprenda. A pedalata assistita magari, ora che abbiamo le nuove Mobike.
Allora con umiltà all’Assessora al Turismo consiglio di chiamare il dottor Armà (foto in copertina), che durante le trasmissioni dell’Ottavo Nano, sulla Rai, era in grado di promuovere l’arte come poche persone nella storia hanno saputo fare (un video, da cui è estratta l’immagine qui).