“Non esiste l’ideologia gender. La conferenza stampa di Fratelli d’Italia in linea con le teorie del complotto di Trump e le azioni di questo Governo”
Dmitrij Palagi – Sinistra Progetto Comune
Bianca Galmarini, Fabrizio Paoletti – Possibile Firenze
È pericoloso alimentare l’idea che esista una ideologia gender. Si genera un clima di potenziale violenza, quando si inizia a descrivere un mondo dove si allunga la minacciosa ombra di chi (non si sa bene perché) vorrebbe circuire le bambine e i bambini.
Provita & Famiglia sceglie di portare in tour dagli Stati Uniti la storia di una “pentita” del percorso di transizione. Una strumentalizzazione di corpo e storia personale, finalizzata a delegittimare altri percorsi e altre storie. Non è un caso che venga dagli Stati Uniti, dove le teorie del complotto si sposano con visioni reazionarie, spesso a sostegno della parabola politica di Donald Trump.
Abbiamo già visto posizioni simili a Palazzo Vecchio, nella scorsa consiliatura con il Consigliere Asciuti, poi con il Consigliere Mossuto, eletto pochi mesi fa sempre con la Lega. Ora è il turno di Fratelli d’Italia, che ha organizzato una conferenza stampa (non una tappa vera e propria del tour) all’interno della Sala Macconi in Palazzo Vecchio. Certo, c’è la libertà di dire quello che si vuole come gruppo consiliare, ma quando si semina odio occorre assumersene la responsabilità politica.
Tutta la coalizione di Eike Schmidt condivide lo spazio e il supporto fornito a Provita & Famiglia su questa vicenda? Usare una vicenda individuale per giustificare posizioni discriminatorie è un metodo ritenuto lecito?
Martedì saremo al presidio convocato per le 11:30 in piazza della Signoria. Porteremo le nostre posizioni e in queste ore depositeremo una risoluzione per esprimere totale contrarietà anche alla legge che rende un reato universale la GPA. Chiederemo al Consiglio comunale di sostenere l’importanza dell’educazione sessuale e all’affettività nelle scuole.
Proprio ieri in conferenza capigruppo abbiamo nuovamente sollecitato il Presidente del Consiglio a prevedere quanto prima la riattivazione della Consulta per il contrasto dell’Omofobia e per i Diritti delle persone LGBTQA+.