“Per la Vicesindaca i dati si spiegherebbero solo con ragioni burocratiche e la nostra città sarebbe in linea con il resto del Paese. Peccato che vengano cancellate le residenze di chi vive in città”
Un articolo di StampToscana sul quietino time cliccando qui.
Dmitrij Palagi e Antonella Bundu – Sinistra Progetto Comune
“Ricordate la vicenda del bambino di due anni nato e cresciuto a Firenze, cittadino italiano, a cui era stata cancellata la residenza? Si è trovata soluzione solo dopo due question time e la mobilitazione dei movimenti per il diritto all’abitare.
Come lui, la stessa sorte tocca a tante persone, colpevoli di vivere in un immobile occupato e per questo disconosciute come esseri umani (per la burocrazia loro non esistono).
Queste donne e questi uomini sono presenti sul territorio. Davvero la Giunta vuol usarli per dire che la loro rimozione giustifica i dati elaborati dall’Associazione Progetto Firenze, sulla base di quanto pubblicato dall’ufficio statistica del nostro Ente?
La negazione del problema ci preoccupa. Anche perché niente è stato fatto per le false residenze in centro storico, come ci è stato detto l’anno scorso.
La ragione?
Non c’è abbastanza personale, come probabilmente non c’era neanche quando il Sindaco ha fatto i suoi annunci qualche mese fa, guardando più all’apparenza che alla sostanza.
La pandemia Covid-19 sembra non esistere. Anche sulla partecipazione siamo preoccupati. A fronte di associazioni e comitati che chiedono forme attive di coinvolgimento e discussione pubblica, si risponde con il nuovo piano operativo, invitando le persone a controllare i calendari pubblicati sui siti, per poi attraversare modalità già conosciute. In cui si ascolta tutte e tutti, per poi fare quanto si era già deciso.
Chiediamo quindi a tutte le realtà che si occupano della vivibilità del nostro territorio e del diritto alla casa di continuare a far sentire la loro voce e le loro ragioni. La città ha bisogno di tutte le energie e le idee che Firenze ha”.