“Ieri in Palazzo Vecchio una prima riunione con le realtà che si occupano di marginalità sociale e contesti fortemente complessi”
Dmitrij Palagi, Antonella Bunu – Sinistra Progetto Comune
Vedere riconosciuta la propria residenza è un diritto assoluto. È un riconoscimento di esistenza, nulla di più. Un modo per uscire dall’invisibilità. Non è semplice ottenerla, in tanti contesti, per molte ragioni diverse. È un tema di cui la sinistra di opposizione si è occupata molto nella consiliatura precedente e che abbiamo cercato di portare avanti nel dialogo con associazioni, movimenti e organizzazioni sindacali. Ringraziamo l’Assessora all’Anagrafe, così come i dirigenti dei servizi territoriali e dei servizi demografici, per aver avviato ieri un percorso di confronto con chi opera in contesti di marginalità sociale.
C’è molto lavoro da fare e continueremo a svolgere una funzione di opposizione costruttiva, fino alla prossima scadenza elettorale. Nel frattempo sembra che si possa procedere con dei passi in avanti per riconoscere chi vive nella nostra città, nell’ombra, spesso subendo pesanti condizioni di sfruttamento o inaccettabili ricatti.
Non sempre la maggioranza ha approvato i nostri atti, ma finalmente sembra si voglia seguire una direzione corretta. Per quanto ci riguarda continueremo a sostenere la necessità di facilitare i canali di iscrizione, senza chiedere alle associazioni funzioni sostitutive delle istituzioni e senza vincolare la residenza ad alcun percorso con i servizi sociali. Ogni persona deve essere libera di vivere in piena libertà, soprattutto quando affronta condizioni difficili.