“Rivendicazione plateale dell’obiettivo intimidatorio della querela di Toscana Aeroporti. Acquista ancora più peso il question time di lunedì, perché il silenzio del PD fiorentino si fa sempre più rumoroso”
Diritti in comune: Una città in comune – Rifondazione Comunista – Pisa Possibile (gruppo consiliare Comune di Pisa)
Firenze Città Aperta
Sinistra Progetto Comune – Firenze (gruppo consiliare Comune di Firenze)
“La scelta fatta ha già segnato un punto positivo e vale come monito a chi si arroga il diritto di calunnia”. Sono queste le affermazioni rilasciate alla stampa dall’amministratore di Toscana Aeroporti, Roberto Naldi, per spiegare il significato della querela per diffamazione fatta nei nostri confronti, su cui il PM già chiesto l’archiviazione.
In maniera plateale e spudorata Naldi conferma che l’azione della società è una intimidazione e che al di là dell’esito giudiziario il suo risultato è già stato raggiunto: chiunque vuole criticare l’operato di Toscana Aeroporti è avvertito su cosa gli accadrà. Siamo di fronte ad un messaggio di una gravità inaudita che conferma non solo l’arroganza e protervia di questa multinazionale, ma anche la mancanza di qualsiasi rispetto verso i fondamenti dell’assetto democratico, attraverso un uso spericolato dello strumento giudiziario. Si fanno le denunce non perché si pensa che siano minimamente fondate, come lo stesso PM ha oltretutto chiarito, ma per mandare un messaggio molto preciso: nei confronti di Toscana Aeroporti non vale il diritto di critica ma solo il principio feudale di lesa maestà.
Con queste dichiarazioni, qualora ce ne fosse bisogno, Naldi getta definitivamente la maschera sull’obiettivo tutto politico che la società cerca di raggiungere con queste querele, inviando un segnale chiaro al mondo della politica, alle istituzioni, ai lavoratori e alle lavoratrici, alle organizzazioni sindacali, alle associazioni e movimenti che difendono il territorio e l’ambiente dai devastanti progetto urbanistici ed immobiliari di Toscana Aeroporto. Siamo alla sacralizzazione ed intoccabilità degli interessi privati.
Noi rimandiamo al mittente questo monito, rivendichiamo ogni singola parola di critica fino ad oggi espressa nei confronti dell’operato di questa società, e non ci facciamo in alcun modo intimidire: altro che scuse.
Di fronte a simili affermazioni occorre una presa di distanza ed una condanna netta da parte dei soci pubblici, ma anche di tutte le forze politiche e sindacali a livello locale e regionale. Qui è in gioco il concetto stesso di libertà di opinione e per questo già nei prossimi giorni rilanceremo nuove iniziative pubbliche in vista dell’udienza del prossimo 26 gennaio.