“I numeri forniti dall’Assessore Paulesu e della Società della Salute ci confermano la necessità di investire sugli Enti Locali per la programmazione dei servizi”
Dmitrij Palagi – Sinistra Progetto Comune
Il PIR delle Piagge vede in servizio 9 medici e 1 infermiere, mentre quello di Torregalli 11 medici e 1 infermiere. Resta da capire quali figure nello specifico sono coinvolte, ma ringraziamo l’Assessore Paulesu e la Società della Salute per le informazioni fornite fin qui con le risposte a tre interrogazioni, l’ultima arrivata proprio in queste ore.
Alle Piagge il mese di marzo ha continuato a registrare la media di gennaio, con 97 accessi provenienti in prevalenza da invii dei medici di medicina generale. In leggero aumento gli ingressi a Torregalli, fra gli 11 e le 20 persone al giorno, legate principalmente al Pronto Soccorso della struttura ospedaliera. Dal 4 dicembre 2024 al 22 febbraio 2025, il totale degli accessi è stato di 833 persone (10 al giorno con punta massima di 20 al giorno). Dal 23 febbraio al 26 marzo 2025 il totale è stato di 345 (10,8 al giorno, con punta massima di 20 al giorno).
Le Case di Comunità attualmente sono due (Le Piagge e Morgagni), ma i fondi stanziati dal PNRR vedono l’obiettivo di averne cinque in Città (via D’Annunzio, Canova, viale Europa). Via Mariti e Montedomini sono progetti al momento privi di copertura economica.
Da poco è stata firmata una convenzione che rafforza il coinvolgimento delle farmacie nell’ambito sanitario: sono 117 (pubbliche e private), a cui si aggiungono 20 parafarmacie. Non sappiamo però quali abbiano aderito facoltativamente alla possibilità di effettuare esami e analisi.
La Società della Salute partecipa a tutti i gruppi che stanno valutando la sperimentazione dei PIR, che evidentemente oggi non vantano un buon rapporto tra risorse investite e utenza che si rivolge a questi servizi.
Non è una critica che muoviamo al singolo progetto, è bene chiarirlo. Ci sembra però evidente che il Comune ha una funzione fondamentale nella costruzione dei servizi sanitari, a cui si aggiungono le competenze nell’ambito più strettamente sociosanitario. Quante volte i Consigli di Quartiere e quello Comunale però discutono di quali sono i bisogni a cui rispondere, oggi, ma soprattutto domani? Quasi mai.
È quindi un tema di sistema. Le sperimentazioni sono politicamente prive di un contesto consapevole.
Le competenze rimbalzano su più livelli, ma oggi troppo appare come decisione tecnica, a fronte di una discussione non più rimandabile e per cui è fondamentale avere tutti i dati possibili (ribadiamo il ringraziamento per le risposte e informazioni ricevute fino a qui).