“Ezio Gallori ha scritto una lettera pubblica per denunciare un problema ben noto, legato alle visite nel sistema sanitario pubblico, dove i tempi di attesa sono spesso insostenibili”
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Dmitrij Palagi, Sinistra Progetto Comune
Rilanciamo una lettera scritta da Ezio Gallori, rivolta alla Regione Toscana e alla stampa, relativa a una situazione che bene esemplifica la situazione di un sistema pubblico che vacilla, nonostante le tante promesse fatte dalla politica nel corso del primo anno di pandemia.
L’emergenza sanitaria ha evidenziato quanto sia fragile un ambito colpito da decenni di tagli.
Lo storico sindacalista dei macchinisti ha oggi più di 84 anni e gli è stata riconosciuta una invalidità medio-grave, tale da dargli diritto a ottenere le protesi audiologiche. Il ritardo nella chiusura della pratica ha reso necessario fare una nuova visita, perché era passata la scadenza prevista dei sei mesi. Tentando di prendere l’appuntamento necessario, per controllare che sia ancora effettivamente sordo, si è sentito dare l’appuntamento a marzo dell’anno prossimo.
A Gallori auguriamo ovviamente una lunga vita, piena di lotte, ma dubitiamo che sia per questo auspicio che il CUP si sia trovato costretto a proporgli una soluzione così distante nel tempo.
Ovviamente spendendo più di cento euro, senza andare a Borgo San Lorenzo, ma rivolgendosi a un ente privato più vicino, si potrebbe trovare una soluzione, ma chi ha vissuto un’intera esistenza a favore del pubblico ha scelto la strada della denuncia.
Ci chiediamo se la Regione Toscana e la politica dovranno dare dimostrazione di essere sorde alle denunce della cittadinanza. Dove è finito l’investimento straordinario per il sistema sanitario nazionale, che doveva prendere atto dei disastri degli ultimi decenni?