“Auspichiamo che il Comune, come socio unico, voglia garantire un clima diverso per le lavoratrici e i lavoratori”
Dmitrij Palagi, Antonella Bundu – Sinistra Progetto Comune
Ci è stato confermato che ci sono cifre importanti spese da SAS per controllare il proprio personale dipendente. Oggi in audizione della Commissione Controllo si è parlato di meno di 20.000 euro, a noi risulterebbero oltre 30.000 euro, tra fatture e rimborsi, nel biennio 2022-2023 (con possibili ulteriori spese per l’anno in corso). Nella sostanza, dopo le accuse delle organizzazioni sindacali sulle registrazioni delle telefonate, si aggiunge un altro tassello pesante sul clima all’interno della partecipata di Palazzo Vecchio.
Ci è stato confermato che c’è una forte discrezionalità del Direttore Generale nel proporre al consiglio di amministrazione vari tipi di integrazioni al salario (dalla retribuzione variabile ad altre formule). In un solo caso, ci è stato detto, si è voluto riconoscere un riconoscimento di obiettivi, nonostante siano diverse le persone che nella società hanno cambiato mansioni e ruoli.
Il Presidente di SAS ha inoltre ritenuto normale che nel 2022 si sia data un’indennità di 28.000 euro al Direttore Generale per una funzione che il Comune riteneva fosse già prevista dal suo incarico. Nello stesso anno è arrivata una retribuzione variabile del 100%, pari a 20.000, confermata anche quello successivo.
Il tutto in un periodo dove parte del personale dipendente era in cassa integrazione.
Insomma, ci viene da sintetizzare che stiamo parlando di una società (al 100% partecipata dal Comune di Firenze), dove c’è ampia discrezionalità (retribuita) del Direttore Generale e un clima di forte controllo (quindi di sfiducia) per il personale dipendente (premiato, o soggetto a investigazioni private che sia).
Non è la “nuova SAS” che pensiamo serva alla città, senza niente di personale, anzi ringraziando la società per averci sempre fornito tutta la documentazione richiesta. La questione per noi è politica e riguarda il Comune. Confidiamo che l’Assessore e il Sindaco non continuino a restare in silenzio.