“Più piazze oggi in Italia e sul territorio fiorentino, per una mobilitazione che mette al centro un comparto del Paese usato dalla politica e dalle istituzioni per la propaganda, ma costantemente sotto attacco, per inadeguate risorse ed errate visioni”
Dmitrij Palagi, Antonella Bundu – Sinistra Progetto Comune
Non solo è opportuno scioperare in questa fase storica, ma chi dice il contrario dimostra grave irresponsabilità e incapacità di leggere le difficoltà del presente.
La scuola è da decenni vittima di tagli e visioni aziendalistiche, che mettono sotto costante pressione il personale, spesso ingabbiato in decenni di precariato, mentre le studentesse e gli studenti vivono in classi pollaio, che erano inaccettabili anche prima di SARS-CoV-2.
Gli aumenti previsti sono insufficienti e fanno un improbabile riferimento alla “dedizione” scolastica, mentre mancano risposte adeguate per quelle figure assunte con contratti ATA per la pandemia Covid-19.
La scuola che crediamo essere necessaria al futuro del Paese è quella delle assemblee, delle autorganizzazioni, degli scioperi e dei cortei, in cui il percorso didattico si innerva con la consapevolezza di quanto sia importante l’impegno per la collettività, secondo quanto previsto dai principi della nostra Costituzione.
Oggi c’erano le piazze di Roma (dove sono andate le compagne e i compagni della FLC CGIL di Firenze), quella delle studentesse e degli studenti del nostro territorio, con partenza dal Calamandrei, quella delle compagne e dei compagni dei Cobas in San Marco, oltre alle molte altre previste dall’ampio fronte unitario delle organizzazioni sindacali che hanno registrato un importante passaggio di convergenza.
Vogliamo ringraziare chi mostra “dedizione alla lotta”. In tempi di governi di larghe intese e criminalizzazione del conflitto sociale, garantiscono un futuro per la nostra società.