“Appuntamento sotto il sole della nostra città da piazza Adua a piazza Santissima Annunziata, per chiedere di rovesciare le politiche di guerra e di economia di guerra”
Dmitrij Palagi, Antonella Bundu – Sinistra Progetto Comune
Scioperare vuol dire rinunciare a parte del proprio salario: farlo è sempre un atto di lotta verso cui la politica deve provare rispetto e gratitudine. Perché nelle lotte e nei conflitti si alimentano i diritti, la possibilità di comprendere cosa deve essere migliorato.
A questo si aggiunge una piattaforma di mobilitazione importante, segnata dall’unità e dalla convergenza di larga parte del sindacalismo di base.
Lo sciopero generale di oggi, contro la guerra e l’economia di guerra, ci ricorda quanto la centralità del lavoro sia rimossa da larga parte del sistema politico e istituzionale.
Solo in caso di licenziamenti, incidenti e altre emergenze si volge lo sguardo a chi ogni giorno garantisce i servizi del Paese, mentre il dibattito pubblico dà per scontato il sacrificio e l’impegno della maggioranza della cittadinanza.
Vogliamo quindi ringraziare chi oggi ha scioperato e manifestato.
Molto resta da fare, per generalizzare le mobilitazioni e allargare il fronte dell’unità: si tratta di un impegno comune da cui non ci sottraiamo e non ci sottraremo.