“La Rete Democratica ha scelto un modo importante e costruttivo di compensare alle mancanze del Sindaco e della Giunta, a cui rivolgiamo un appello”
Dmitrij Palagi, Antonella Bundu – Sinistra Progetto Comune
Caro Sindaco, cara Giunta,
abbiamo attraversato insieme le giornate e gli appuntamenti in cui si è ricordata la Liberazione di Firenze.
Tra le parole pronunciate dalle istituzioni c’è l’impegno a impedire ogni nuova forma di fascismo e di revisionismo: oltre le dichiarazioni occorrono le azioni. Per questo ci sentiamo presi in giro per quanto è stato permesso ai nostalgici del Ventennio l’11 agosto, come da molti anni a questa parte.
Il 28 ottobre del 2019 il Consiglio comunale, a larga maggioranza, ha chiesto «di monitorare e nel caso impedire la celebrazione del fascismo all’interno del Cimitero di Trespiano con cortei e manifestazioni organizzate al di fuori da quanto stabilito dalla nostra Costituzione».
Dopo un anno e mezzo non ci risulta sia stato fatto niente di concreto, se non grazie alla Rete Democratica Fiorentina, che per la stessa data ha convocato un momento di ricordo delle partigiane e dei partigiani all’ingresso principale di via Bolognese.
Un momento importante, in cui era presente anche il gonfalone del Comune di Vaglia, mentre ci ha stupito non vedere nessuno di voi: lo sappiamo che c’erano molti appuntamenti importanti in città, che per fortuna hanno abbracciato anche la lotta GKN, ma, organizzandosi, i numeri della maggioranza dovrebbero permettere di trovare agevolmente delle soluzioni.
In rete si trovano facilmente le foto di un corteo interno a Trespiano per «eroi che seppero anteporre il bene supremo della Patria all’interesse personale», riferendosi a chi con «senso dell’onore» scelse di massacrare i civili, confermando l’alleanza con l’invasore nazista e praticando una forma di assoluta viltà, con le pratiche dei Franchi Tiratori, sgherri del potere che tentarono di fermare il popolo insorto nella Battaglia di Firenze.
Casaggì parla di «una sinistra terminale», definendo isteriche persone presenti, definendo una provocazione la normale scelta di salutare le partigiane e i partigiani, oltre che le vittime del nazifascismo, nel giorno in cui si ricorda il valore della Resistenza della nostra Città.
C’è quindi chi esplicitamente dice di voler raccogliere il «retaggio degli eroi [del fascismo]»: mentre il nostro Comune in altre parti della città dice di voler impedire questi episodi, che l’11 agosto e il 25 aprile offendono le nostre comunità, ecco che Sindaco e Giunta fingono di non vedere, nonostante le ripetute denunce del mondo democratico.
Ringraziamo la Rete Democratica, anche per aver proposto oggi di integrare Trespiano nelle celebrazioni ufficiali delle due date legate alla Liberazione: confidiamo in una risposta positiva.
Nel frattempo vogliamo garantire a tutto il mondo antifascista che il nostro gruppo consiliare non farà finta di non sapere e di non vedere.
Caro Sindaco, cara Giunta, evitiamo di fare dell’antifascismo un momento di vuoto ricordo del passato: rendiamolo un valore del presente, oltre la retorica degli opposti estremismi e della riscrittura della storia in chiave revisionista.