“Ieri parte delle risposte ricevute a una domanda di attualità, attendiamo il riscontro in forma scritta alle interrogazioni urgenti depositate nella prima metà di novembre, in particolare sulla sorveglianza sanitaria”
Queste le dichiarazioni di Dmitrij Palagi e Antonella Bundu – Sinistra Progetto Comune
“Il Comune di Firenze ha una nuova Assessora per le politiche del sociale, anche se ha già ricoperto questo incarico durante la precedente consiliatura. Salutiamo positivamente le risposte ricevute ieri, con una domanda di attualità che però attende di essere completata da dei riscontri scritti. In particolare abbiamo chiesto, come le parti sindacali, un impegno sulla sorveglianza sanitaria e sui tamponi almeno ogni quindici giorni per le operatrici e gli operatori. Attendiamo quindi la risposta scritta alle interrogazioni urgenti che abbiamo depositato nella prima metà di novembre ma ieri abbiamo ricevuto garanzie in merito:
– al costante confronto che la Giunta vuole tenere con le organizzazioni sindacali e i soggetti gestori delle attività in questione,
– alla validità dell’indicazione di riconoscere il pieno salario anche quando il personale si trattiene meno dell’orario canonico all’interno di uno spazio chiuso (per ovvie questioni di sicurezza),
– alla volontà di tutelare al massimo i livelli retributivi di chi lavora, anche nei confronti di quei nuclei familiari che chiedono la sospensione del servizio a fini cautelativi.
Al momento quindi non è prevista una riduzione ai livelli essenziali dei servizi, ci è parso di capire. Questo ci preoccupa, ma riconosciamo che in questo ambito si tratta di conciliare esigenze diverse, anche in riferimento a persone che vivono condizioni di fragilità e a rischio, anche per ragioni diversa dal SARS-CoV-19. L’approfondimento è urgente quanto necessario. Vogliamo cogliere in modo positivo l’interlocuzione con l’Assessora che abbiamo avuto ieri. Adesso siamo certi che la Giunta cercherà con le parti sindacali e le cooperative le soluzioni migliori, per chi lavora e per l’utenza. Sono tempi inediti e noi continueremo a chiedere conto delle decisioni che vengono prese.
Sapendo che sono passati mesi dall’inizio della pandemia Covid-19 e che in realtà l’interlocuzione di oggi sarebbe dovuta avvenire durante l’estate. Infine ci sembra necessario aprire un ragionamento sul superamento del sistema degli appalti, o almeno su una messa in discussione rapida di quelle che sono le logiche di fondo che muovono i criteri del massimo risparmio, a discapito delle classi lavoratrici e delle persone in condizione di bisogno”.