“La Sindaca e la Giunta hanno scelto la strategia dell’opossum della Virginia? Così si manca di rispetto a chi lavora e all’utenza”
Dmitrij Palagi – Sinistra Progetto Comune
Dal 6 novembre 2024 c’è un’interrogazione senza risposta su Qualità & Servizi e l’internalizzazione dei servizi di refezione scolastica. Era una promessa su cui si era spesa negli anni l’allora Assessora Funaro, oggi Sindaca. Il Partito Democratico l’aveva definita «una scelta coraggiosa e non scontata», in un comunicato di marzo 2024 in Rete Civica. A luglio 2021 si poteva invece leggere “via libera per tornare ad una gestione interna della refezione scolastica”. Stiamo parlando di un tassello centrale nella presunta svolta a sinistra del centrosinistra, dopo i mandati Renzi e Nardella.
Abbiamo sempre usato cautela su questo fronte. Per noi l’obiettivo riguarda il processo concreto, non intestarsi una lotta politica. Per questo non abbiamo promosso raccolte firme nel mandato 2019-2024, sapendo che erano in corso approfondimenti e percorsi, che però non hanno mai trovato reale attuazione.
Anche prima del caso salmonellosi. In campagna elettorale abbiamo più volte evidenziato il problema della portata dell’operazione, dato il bacino di utenza del nostro Comune (rispetto a quello della piana) e segnalando l’importanza di non concentrare tutto dentro Mercafir (altra partita su cui la confusione regna sovrana).
La strategia della Sindaca e della Giunta è quella dell’opossum della Virginia? Non muoversi per difesa e quindi fingere di non esserci, sul tema?
Dal 13 gennaio 2025 è iscritto all’ordine dei lavori un ordine del giorno che propone di andare avanti sul percorso di Qualità & Servizi. Perché abbiamo presente che nel primo bilancio di previsione è completamente sparito questo obiettivo. Oggi un articolo su la Nazione conferma che tutto sembra scricchiolare, a seguito delle cronache. Ma che politica è una che rinuncia a governare, invece di assumersi la responsabilità delle scelte?
Lunedì presenteremo una domanda di attualità. Lo dobbiamo a Firenze e a chi lavora in appalto, nel rispetto delle cooperative e delle ditte che fino a oggi hanno gestito il servizio, ma con la chiara volontà di chiedere l’internalizzazione, senza coinvolgimento di realtà private.