“Ieri sono uscite le ennesime denunce sulla condizione della popolazione detenuta e di chi opera all’interno della Casa Circondariale che il Sindaco aveva raccontato di voler abbattere. Basta con la logica dell’emergenzialità, Palazzo Vecchio svolga un ruolo”
Dmitrij Palagi, Antonella Bundu – Sinistra Progetto Comune
Grazie all’Associazione Progetto Firenze siamo potuti tornare all’interno della Casa Circondariale di Sollicciano questo agosto, rimandando alla seconda metà di settembre una seconda visita più approfondita.
Avevamo visto le condizioni della sezione 12, in particolare quelle delle prime celle, ovviamente segnate dagli episodi di rivolta che sono stati al centro dell’attenzione pubblica: il tema riguarda però l’insieme del carcere, tra i peggiori d’Italia per come è stato strutturato e costruito, dove si ripetono situazioni di sovraffollamento costante. Lo hanno confermato le persone con cui abbiamo avuto modo di confrontarci durante quella giornata. Ci avevano detto che c’erano problemi di acqua ed elettricità, ma si parlava di una situazione temporanea: la denuncia di due mesi di assenza di servizi essenziali non può passare sotto silenzio. Un consiglio comunale in cui parlare anche di questo non è rimandabile.
A inizio di questa consiliatura il Sindaco se ne uscì chiedendo di abbattere l’attuale struttura penitenziaria, per costruirne una “più grande e più bella” (semplifichiamo): serve invece portare le persone fuori dalle celle, con pene alternative e progetti che sappiano davvero costruire un legame con tutto il tessuto urbano.
Anche fuori dalla sezione 12 i problemi sono molti e l’inagibilità potrebbe essere certificata senza difficoltà in larga parte degli spazi.
Lo abbiamo chiesto settimane fa e lo ribadiamo alla vigilia della conferenza dei capigruppo di giovedì: non è più rimandabile una relazione del Garante comunale delle persone private della libertà, permettendo a tutte le forze politiche di rispondere delle loro responsabilità sull’assenza di azioni in un ambito che è considerato poco “popolare”.
I consigli comunali a Sollicciano possono essere utili solo se inseriti in un’attenzione costante che non vediamo, se si escludono le singole sensibilità e la disponibilità della presidenza del consiglio comunale: la Giunta e il Sindaco devono dirci cosa stanno facendo, a partire dall’ICAM e arrivando al rapporto tra città e carcere.
Non aspettiamo situazioni di emergenza o di fugace indignazione dell’opinione pubblica: assumiamoci la nostra parte di responsabilità. In questo modo forse sarà più chiaro a tutte e tutti quanto il carcere sia un’istituzione anticostituzionale.