“La salute mentale è un problema di stretta attualità dentro e fuori gli istituti penitenziari, che fanno parte a tutti gli effetti della nostra società e del nostro tessuto urbano”
Dmitrij Palagi, Antonella Bundu – Sinistra Progetto Comune
Massimo Lensi – Associazione Progetto Firenze
Speriamo che questo Ferragosto il Sindaco si astenga dal proporre di nuovo una soluzione di cemento e costruzioni, per risolvere un problema sociale che solo in parte riguarda la gestione degli spazi.
Ci fa piacere leggere delle dichiarazioni pronte a riconoscere il problema della salute mentale e di come chi entra nel sistema penitenziario ne esce peggio, quasi l’intento del carcere fosse solo quello di punire le persone e ignorare completamente che tipo di fine faranno.
Ci sembra pericoloso tirare fuori il tema dell’uso dei soldi, in un contesto dove troppe persone pensano che l’unica cosa da fare sia “buttare via le chiavi delle celle”.
Sulla funzione della pena abbiamo più volte proposto riflessioni in aula, trovando scarsa volontà di confronto. Anzi. C’è chi parla di teorie che vorrebbero sabotare quanto di buono viene fatto sul territorio, solo perché pensiamo che troppo poco viene fatto.
Vogliamo sottolineare come i dati di vendita degli antidepressivi pubblicati proprio oggi raccontino di quanto i problemi della salute mentale siano trasversali al fuori come dentro al carcere, che fa parte a tutti gli effetti del tessuto urbano.
Chi finisce a Sollicciano e perché? È accettabile la creazione di una discarica sociale affidata a chi ha buon cuore e fa attività di volontariato? O è il momento di denunciare come la priorità assoluta debba essere quella di togliere persone da lì?
Che fine ha fatto l’ICAM, che fine ha fatto la proposta di strutture di supporto per le persone in semi-libertà, dove è la centralità che questa vicenda avrebbe dovuto avere negli anni?
A rimetterci non è solo la popolazione detenuta. Chi lavora lì dentro subisce ugualmente il clima di disperazione e abbandono.
Il Sindaco tornerà a Sollicciano a Ferragosto. Bene. Verifichi direttamente quanto non funzioni il sistema penitenziario come dice. Ed evitiamo di fare consigli comunali lì dentro, che rischiano di essere un evento di costume, senza sostanza.
Il carcere fa parte della città. Dimostriamolo, concretamente, nel quotidiano, confrontandoci con il Garante comunale e con la Regione Toscana.
Quanto alla politica nazionale: la riforma Cartabia, in cui si parlava anche di riparazione in fase di esecuzione della pena, è saltata. Però c’è un impianto da rivedere, a partire dalla messa in discussione della funzione punitiva della pena. Un tema inadatto al clima da campagna elettorale in cui già siamo, ma a cui non rinunciamo.
Foto: Rai News