Queste le dichiarazioni di Dmitrij Palagi, Antonella Bundu – Consigliere e consigliera comunale di Firenze (Sinistra Progetto Comune Firenze), Lorenzo Ballerini – Consigliere comunale di Campi Bisenzio (Campi a Sinistra), Enrico Carpini – Consigliere Città Metropolitana di Firenze (Territori Beni Comuni), Lorenzo Palandri, Francesco Gengaroli – Consiglieri del Quartiere 2 di Firenze (Sinistra Progetto Comune)
“Nella gara tra sindaci sembra spuntarla Campi, stando alle notizie delle ultime ore. Mentre il Partito Democratico prosegue nel suo balletto tra le parti, vorremmo ricordare come Ministero dei Beni Culturali, Governo nazionale e quasi tutte le amministrazioni locali dell’area metropolitana vedano la stessa parte politica in ruoli decisionali apicali.
Si dice che la politica avrebbe ostacolato la nuova proprietà della Fiorentina. Sarebbe meno grave se fosse così… Almeno ci sarebbe un dibattito pubblico chiaro. Invece la sensazione è di una gran confusione, che si sussegue da anni, mettendo a rischio il futuro di Campo di Marte.
A Firenze un solo progetto per il Franchi è stato presentato, con un intervento che prevedeva la demolizione del 40% dell’esistente. Altre ipotesi non sono state approfondite. Nel frattempo la nuova proprietà della Fiorentina ha esplicitato chiaramente le sue necessità, lecite per un soggetto privato che non fa carità, ma guarda anche ai bilanci (non solo sportivi).
Il Sindaco di Firenze è il Sindaco della Città Metropolitana. Ha mai promosso una discussione pubblica sul futuro del Comune capoluogo e della aree limitrofe?
Questa pandemia ci indica l’importanza di ragionare in modo ampio, sia a livello territoriale, che con progettualità nel lungo periodo.
A Campi Bisenzio, realtà di quasi 50mila abitanti, si attendono da anni: una nuova struttura sanitaria (che possa sostituire l’ormai datato Distretto USL di via Rossini), un adeguato collegamento su ferro con i Comuni limitrofi, una scuola media superiore… per non parlare del diffuso bisogno di un nuovo piano di Edilizia Residenziale Pubblica, in tutto il Paese.
La politica non c’è stata. Ci sono stati Amministratori attenti ai titoli di stampa e a provare ad accaparrarsi un po’ di investimenti privati, senza guardare alla dimensione pubblica.
Quello che si dovrebbe unire ha scelto di mettersi in concorrenza, senza fare il bene di chi vive il territorio, dei nostri Comuni e della Fiorentina, che avrebbe bisogno di serietà e capacità da parte della politica”.