“Question time a cui la Giunta ha preferito lasciare la parola al primo cittadino, che ha definitivamente riconosciuto gli errori del passato sul Franchi e il nuovo stadio”
Antonella Bundu, Dmitrij Palagi – Sinistra Progetto Comune
Lorenzo Palandri, Francesco Gengaroli – SPC al Quartiere 2
“L’attualità della nostra domanda era evidente. Il Sindaco ha scelto di rispondere direttamente ai nostri quesiti. La proprietà della Fiorentina non ha formalmente detto nulla, ci è stato spiegato. Non era detto che volesse ristrutturare, non è detto che non voglia ristrutturare.
Si naviga a seconda delle dichiarazioni pubbliche dei diversi protagonisti. E già così si capisce quanto sia fragile il percorso messo in piedi dall’Amministrazione…
Il Comune di Firenze procederà in autonomia nella ristrutturazione di un bene pubblico, riconoscendo il suo ruolo nella storia e nel tessuto urbano. I finanziamenti non dovrebbero gravare sulla cittadinanza, almeno non in termini di aumenti della pressione fiscale. Impegno anche per evitare ogni speculazione commerciale.
Le novità quindi sembrano tante. All’opposto di quella richiesta di abbattimento che sembrava indispensabile. Sarà che Italia Viva oggi non ha più quel ruolo che vantava fino a poche settimane fa?
Adesso occorre capire concretamente che cosa accadrà. Sullo stadio si gira a vuoto da anni, senza alcun progetto reale su cui misurare le posizioni politiche, che spesso mancano, limitandosi a qualche opinione, espressa sulla base di qualche dichiarazione estemporanea.
Prendiamo atto che i fallimenti di Castello e Mercafir sono capitoli chiusi, al pari dell’ipotesi di demolizione del Franchi. Ora occorre cambiare radicalmente il modo di lavorare sul tema da parte del Sindaco, della Giunta e della maggioranza, gli unici responsabili di questo stallo”.