“La risposta a un’interrogazione nata dalla segnalazione della cittadinanza, di Grandi Stazioni, ricostruisce il problema ed esplicita l’assenza di soluzioni”
Dmitrij Palagi, Antonella Bundu – Sinistra Progetto Comune
Giorgio Ridolfi, Francesco Torrigiani – Sinistra Progetto Comune Quartiere 1
C’è un orologio, storico, all’interno della stazione ferroviaria di Santa Maria Novella: fa parte dell’impianto originale e quindi “non può essere rimosso”, ci scrive Rete Ferroviaria Italiana. Però non funziona. E rimarrà non funzionante, ci è stato fatto sapere. Perché i meccanismi sono usurati, perché funzionava con un sistema a impulsi polarizzati caduto in disuso, perché il tutto risulta molto vulnerabile a sollecitazioni elettriche, meccaniche e termiche.
La risposta a una nostra interrogazione, nata dalla segnalazione della cittadinanza e raccolta da QuiNews Firenze, è una nota esaustiva sulle ragioni per cui l’orologio interno non funziona.
Palazzo Vecchio si è limitato a inoltrare, senza alcun commento da parte della Giunta.
Quindi, nel 2022, non si può farci nulla, è la sostanza? C’è un orologio che non funziona, non lo si può togliere (per fortuna!) perché storico, ma rimane come mero oggetto estetico non funzionante?
Ovviamente non abbiamo le competenze per poter offrire soluzioni, quindi possiamo limitarci solo a una nuova interrogazione, ringraziando Rete Ferroviaria Italiana per la puntuale risposta, nel rispetto dei tempi, ma provando a capire se quella tecnologia in uso era una sorto di dono extraterrestre che una civiltà aliena si è ripresa.
Senza ingenua fiducia nella “tecnica”, vorremmo sperare che nel XXI secolo non ci si debba rassegnare a questo stato di cose, chiarendo che per quanto ci riguarda meglio così che vederlo tolto, ma sperando ci possano essere soluzioni.
Foto: www.quinewsfirenze.it