“Sulle piattaforme digitali commenti che denotano la necessità di maggiore attenzione da parte di tutto il sistema. Al centro vanno messe le persone”
Dmitrij Palagi – Sinistra Progetto Comune
Ci sono familiari che hanno appreso della morte delle vittime della strage di Calenzano attraverso la stampa? Così sembra, a leggere alcuni commenti sulle piattaforme digitali.
Questo impone che ricevano delle scuse, che ci sentiamo di fare anche noi, facendo parte del sistema istituzionale.
Il supporto psicologico da garantire è una cosa positiva, ma non sostituisce l’attenzione che la politica tutta deve mettere anche ad altri aspetti, soprattutto in questi momenti.
Immaginiamo che le formalità prima di dichiarare un decesso richiedano tempi molto diversi da quelli dettati dal giornalismo e dalle piattaforme digitali. Però occorre capire come sia potuto avvenire.
Da alcune verifiche fatte ci risulta che anche il Presidente della Regione Toscana abbia tentato di aiutare, nei momenti in cui continuavano a esserci incertezze sulle persone disperse. Poi deve essere saltato un tassello fondamentale di comunicazione, tra le varie articolazioni dello Stato. La conferma della morte è quindi arrivata attraverso stampa e social. Non va bene. Occorre verificare cosa è successo, evitare che possa ripetersi e chiedere scusa, a prescindere dalle responsabilità.
Presenteremo un’interrogazione per dare attenzione a questo aspetto e ci uniremo un’altra segnalazione, che arriva dal Segretario nazionale di Rifondazione Comunista, rispetto alle condizioni di lavoro. A differenza di quanto avviene in altri paesi europei, come Francia e Germania, da noi le operazioni di carico dei mezzi non prevedono il coinvolgimento di personale con contratto CCNL chimico, lasciando una parte importante delle mansioni a chi potrebbe non avere adeguata formazione (e inquadramento conseguente). Si tratterebbe di un modo per risparmiare sulla salute delle persone, esponendole a un aumento di rischio, se fosse vero. Anche su questo è necessario avere subito risposte.