“L’annullamento del consiglio di giovedì segue a un lungo silenzio, che evidenzia come il Partito Democratico stia vivendo una crisi vera a Firenze”
Dmitrij Palagi, Antonella Bundu – Sinistra Progetto Comune
Inizio dicembre 2022. Sul Sole 24 Ore un articolo racconta di come lo stralcio o cancellazione di sanzioni e interessi ipotizzato dal Governo nazionale rischi di pesare molto sugli enti locali. Si sa che si stanno prendendo misure correttive, per permettere ai suddetti enti di poter decidere attraverso le rispettive delibere. Il nostro gruppo consiliare presenta subito un’interrogazione, per capire l’orientamento del Sindaco e della Giunta di Firenze, oltre che per sapere di quale cifra si starebbe parlando per Palazzo Vecchio.
La risposta sarebbe dovuta arrivare entro l’8 gennaio 2023 (due settimane fa). Siamo ancora qua che aspettiamo.
Nel frattempo, alla stampa è stata data notizia che il Partito Democratico toscano intende non applicare la norma nazionale. Solo che ha deciso tardi, forse più per ragioni di tattica politica (opposizione al Governo) che per il merito della questione.
Infatti la maggioranza ha prima provato a forzare i tempi del regolamento di Palazzo Vecchio per far votare il Consiglio comunale questo lunedì poi, non riuscendoci, ha di fatto proposto un Consiglio straordinario da tenere giovedì.
Lo stesso che è appena stato fatto saltare.
Siamo il gruppo consiliare che meno ama brandire la categoria della legalità e del rispetto delle regole. Ma al Partito Democratico di Firenze diciamo che non si può pensare di governare così. Per giovedì hanno scoperto di avere problemi a garantire le presenze necessarie per approvare la delibera? Quando fa comodo il merito delle questioni si sospendono le procedure previste?
Invece che mettersi al tavolo della discussione, Fratelli d’Italia e Partito Democratico hanno ingaggiato una lotta simbolica sulle tasche della cittadinanza. Da una parte c’è chi ha sempre pagato, dall’altra chi non lo ha fatto, per ragioni spesso diverse tra loro, con aumenti degli importi spesso impressionanti.
A un modo di agire sbagliato del Governo nazionale è seguito un pessimo modo di gestire la macchina amministrativa a livello locale.