“Palazzo Vecchio porta avanti scelte politiche simili a quelle contestate sul quotidiano Domani di oggi, frutto di una visione che tra tecnocrazia e populismo perde l’occasione di riconoscere il ruolo di chi sceglie di occuparsi del proprio territorio, anche se con una carica elettiva”
Dmitrij Palagi, Antonella Bundu – Sinistra Progetto Comune
Si può dare la colpa alle consigliere e ai consiglieri dei quartieri, così come del Salone de’ Dugento, se non c’è stata la capacità di cogliere l’occasione di attraversare le iniziative del Festival d’Europa, terminate ieri nel vicino Salone dei Cinquecento.
Eppure il quotidiano Domani, che oggi pubblica un articolo di due analisti critici verso la Conferenza sul futuro dell’Europa, sembra parlare anche del nostro Comune. O meglio di chi governa, a tutti i livelli, pensando sia meglio istituire un rapporto diretto istituzioni-popolazione, disconoscendo la funzione dei partiti e degli organismi consiliari (nel nostro caso quelli circoscrizionali e quello di Palazzo Vecchio).
Avere una carica elettiva e una responsabilità politica non vuol dire non far parte della società, anzi. Invece i meccanismi dell’Unione sembrano preferire una visione populista, con cui declinare la tecnocrazia, come ipotizzato appunto oggi nell’articolo citato.
Alla Conferenza capigruppo proporremo di capire come rendere il nostro livello più vicino a quanto avvenuto in questi giorni.
Lo scriviamo senza polemica, ma visto che ogni seduta si apre con l’inno alla gioia, potremmo ipotizzare di non essere solo una parte passiva, verso la dimensione europea?