“La salute mentale riguarda tutte e tutti, occorre una maggiore consapevolezza sull’importanza di non lasciare da sola e da solo chi ha un’arma”
Dmitrij Palagi, candidato sindaco per Sinistra Progetto Comune (Possibile, Potere al Popolo, Rifondazione Comunista) e Firenze Ambientalista e Solidale.
Chi ha un’arma si ritrova in condizioni psicologiche particolari. Chi sta all’interno di una caserma, o comunque di una realtà di polizia, fortemente disciplinata, anche.
Sono però lavoratrici e lavoratori, con diritti che spesso l’ambito militare o quello di polizia sospendono, richiamandosi a immotivabili necessità addestrative, quasi fossimo in guerra, in una Repubblica che nella Costituzione pone a fondamento dell’ordine democratico anche la ricerca della pace.
In queste ore chiederemo un incontro alle realtà che si occupano di “suicidi in divisa”, come Unarma, ma premettiamo di voler evitare ogni strumentalizzazione. E i rapporti che da sempre teniamo con alcune di queste realtà ci conferma oggi in questo intendimento.
Ricordiamo di aver permesso al Consiglio comunale di esprimersi contro la militarizzazione del Corpo Forestale e di aver più volte ribadito la necessità di armadietti blindati per il deposito delle armi della Polizia Municipale, che ricordiamo è altro da Polizia di Stato e Carabinieri, perché così dicono le norme. Ma ricordiamo anche che la piaga del mobbing e del disagio psicologico, fino all’atto estremo del suicidio, non lascia esenti operatrici ed operatori di polizia dei comuni italiani.
Vogliamo un tavolo per aiutare tutte le istituzioni ad avere una nuova consapevolezza su come non far sentire isolate persone che per le istituzioni lavorano, in silenzio con dedizione e devozione.
È indispensabile, perché invece troppo spesso il benessere delle lavoratrici e dei lavoratori dello Stato è un parametro statistico, invece che un impegno di cura quotidiano, cui ogni ‘superiore’, privato come pubblico, dovrebbe sentirsi obbligato moralmente prima che per legge.
Ci sono già tante realtà impegnate su questi temi. Ricordiamo in particolare quella delle e degli Amici di Daniele, con cui Palazzo Vecchio potrebbe fare molto di più e che vogliamo coinvolgere dal primo giorno del nostro governo cittadino.