“Mentre si danno 10 milioni a Toscana Aeroporti senza impedire l’ulteriore esternalizzazione dell’handling, ecco che arriva puntualmente il voto in consiglio regionale che conferma le larghe intese tra la Lega e il Partito Democratico sul tema della nuova pista di Peretola, a conferma della totale subalternità dei due schieramenti alla multinazionale Corporacion America”
Dmitrij Palagi, Antonella Bundu, Sinistra Progetto Comune
Francesco Auletta, Diritti in Comune Pisa Possibile – Una città in comune – Rifondazione Comunista
Gira una leggenda metropolitana, secondo la quale il Partito Democratico di Palazzo Vecchio avrebbe cambiato parere sul nuovo aeroporto di Peretola. Si tratta di una falsità, messa in giro da Matteo Renzi e da Italia Viva per oscurare la sinistra di alternativa, riprendendo un po’ di visibilità. In realtà il Sindaco di Firenze e della Città Metropolitana è sempre stato molto chiaro, in linea con la mozione votata ieri in Consiglio regionale, con la convergenza tra Lega e Partito Democratico, Forza Italia e Fratelli d’Italia. Centrosinistra e destre difendono lo stesso modello di sviluppo, che è insostenibile per l’ambiente e la salute delle persone: il partito trasversale delle grandi opere si muove così compatto.
Un’altra storia infondata è quella che parla di lavoro e crescita economica: stiamo vivendo anche in questi mesi la vicenda dell’handling aeroportuale, in una fase di ulteriore esternalizzazione proprio nei giorni in cui vengono sbloccati 10 milioni di soldi pubblici per Toscana Aeroporti, da parte della Regione Toscana, senza alcuna garanzia per centinaia di lavoratori e lavoratrici per il loro futuro, a partire da quelli degli appalti.
Le multinazionali governano il territorio, contando sull’appoggio di centrosinistra e centrodestra: poi la politica si lamenta delle ingiustizie di questo modello economico, senza credibilità.
Il teatrino della politica ha regalato sfumature buone per fare notizia anche durante la campagna elettorale, mandando avanti qualche realtà locale della destra o del Partito Democratico che pareva essere contraria alla nuova pista di Firenze. Nella sostanza però è chiaro ed evidente che anche su una grande opera come la nuova posta di Pereta è in corso da anni una grande intesa e una convergenza di interessi, destinata a durare.
Abbiamo bisogno di rafforzare un fronte unito per l’alternativa, a difesa dell’ambiente, della salute di chi vive sul territorio, a favore del parco della piana, dello sviluppo del polo scientifico e della qualità del lavoro. Come sempre il punto di partenza sono i movimenti, i comitati e tutte le forze prive di ogni ambiguità su temi centrali per il nostro futuro.