“La difficoltà degli Enti Locali è parte integrante di un’assenza della politica che è ormai strutturale”
Dmitrij Palagi, Antonella Bundu – Sinistra Progetto Comune
Leggiamo in queste ore come la Lega (non quella fiorentina) sia stata condannata dalla Cassazione per aver attaccato, nel 2016, una parrocchia di Saronno. Erano stati affissi dei manifesti in cui si leggeva «Saronno non vuole i clandestini. Vitto, alloggio e vizi pagati da noi. Nel frattempo, ai saronnesi tagliano le pensioni e aumentano le tasse, Renzi e Alfano complici dell’invasione».
Le persone accolte erano richiedenti asilo e quindi la denuncia delle associazioni Asgi e Naga ha trovato riscontro: si parla di una molestia discriminatoria, che ci risulta essere purtroppo familiare. Soprattutto in questa fase storica.
In questi giorni è tornato forte l’allarme degli Enti Locali, a proposito della gestione dei flussi migratori e delle politiche di accoglienza. Che sono assenti, rispetto alle necessità.
Il Sindaco di Prato, delegato all’immigrazione per ANCI, parla di rischio collasso.
Al centro delle polemiche attuali c’è una circolare del Ministero dell’Interno. Ma i problemi sono strutturali e non riguardano solo l’assenza di sufficienti risorse.
C’è un intero sistema politico a cui fa comodo criminalizzare chi è straniero e non viene in Italia per turismo. Un impianto che riteniamo discriminatorio e che non è esclusivo patrimonio delle destre. Non vorremmo che a breve tornasse di attualità l’ipotesi di un CPR in Toscana, o di una struttura di accoglienza temporanea per minori. Si tratta di spazi di fatto detentivi, dove ci si ritrova in condizioni di disumanità e privati di libertà senza avere colpe, se non quella di esistere.
Il fallimento di ogni approccio reazionario e anacronistico chiede un cambio di approccio definitivo sul tema delle migrazioni, a livello locale, nazionale ed europeo