Nuova Pista Peretola: inizia la VIA. I soci pubblici si oppongano
“Rilanciamo la mobilitazione comune contro un progetto che guarda solo agli interessi privati e non all’interesse pubblico”
Ciccio Auletta – Diritti in comune Pisa: Una città in Comune – Unione Popolare
Dmitrij Palagi, Antonella Bundu – Sinistra Progetto Comune Firenze
Il lupo perde il pelo ma non il vizio. Potremmo così riassumere l’ennesima forzatura che Toscana Aeroporti con il pieno sostegno della Regione Toscana guidata dal rappresentante del Pd Eugenio Giani, e del Ministro delle Infrastrutture il leghista Matteo Salvini, prova a fare per realizzare la nuova pista di Peretola da 2200 metri.
È di questi giorni infatti l’avvio da parte di Enac dell’iter riguardante la Valutazione di Impatto Ambientale presso i Ministeri Competenti.
Si tratta di una opera già bocciata definitivamente dalla sentenza del Consiglio di Stato nel 2020 a seguito del ricorso al Tar, sottoscritto anche dalle nostre realtà, che ha sancito l’impatto insostenibile di questa grande opera per il territorio: un progetto portato avanti unicamente per soddisfare le mire espansive e speculative della multinazionale Corporacion America, e gli interessi politici trasversali del centrodestra e del centrosinistra ancora oggi nuovamente mobilitati a sostegno del progetto.
Si pensa infatti di drenare milioni e milioni di risorse pubbliche sottraendole ancora una volta agli interventi necessari per i nostri territori, a partire dal potenziamento delle linee ferroviarie, ad esclusiva garanzia degli interessi di una multinazionale.
Cosa intendono fare i Comuni di Pisa e Firenze e più in generale i soci pubblici rispetto all’iter avviato? Noi riteniamo che la parte pubblica presente nel Cda di Toscana Aeroporti e nell’assemblea dei soci debba chiedere con forza lo stralcio della nuova pista di Peretola dal masterplan. E al contempo proponiamo di lavorare in sinergia con tutti i Comuni e la stessa Università di Firenze che hanno espresso un parere contrario all’intervento per opporsi, sia con contributi alla VIA sia con eventuali ricorsi, alla realizzazione dell’opera.
Difesa del lavoro, tutela del territorio, un modello di infrastrutture capace di coniugare il diritto alla mobilità e la lotta al cambiamento climatico sono questi i pilastri nella tutela dell’interesse pubblico. Per questo già nei prossimi giorni riporteremo la questione con urgenza all’interno dei nostri consigli comunali. In Palazzo Vecchio partiremo dal pretendere una risposta all’attuale popolazione sorvolata, che ha scritto un incontro per vedere tutelata la propria salute ed essere ascoltata.