Affitti brevi: il Sindaco ammette, aspetta TAR
“Prendiamo atto che si è scelto di non credere fino in fondo alla decisione presa, che per noi andrebbe invece estesa il prima possibile”
Antonella Bundu, Dmitrij Palagi – Sinistra Progetto Comune
Ci fa piacere che finalmente si sia potuto iniziare a discutere di urbanistica in aula con l’Assessore competente, cioè il Sindaco.
Ha ammesso quanto sospettavamo da tempo. Il nuovo Piano Operativo Comunale rimuove la norma sugli affitti brevi in attesa che sulla stessa si pronunci il TAR.
Perché però farlo senza discuterne prima pubblicamente cosa che poteva essere fatta in una qualsiasi commissione consiliare?
C’è una decisione politica di fondo su cui serve leale chiarezza con il Consiglio comunale e, soprattutto, con la Città. In particolare con quella parte sempre più grande di residenza e classe lavoratrice che da anni vede negato il proprio diritto di vivere la città e nella città, che da anni subisce lo strapotere senza limiti della rendita.
La delibera abbozzava un primo timido passo di tutela, per questo l’abbiamo sostenuta, nella convinzione che andasse poi – rapidamente – estesa a tutto il territorio comunale. Il suo iter è stato sospeso, in attesa del TAR e questo ha portato a autoemendare all’ultimo il POC.
Non vorremmo davvero scoprire che la decisione di arretrare, seppur definita provvisoria, sia motivata da un’improvvisa necessità di ricompattare i ranghi, in vista di un voto incerto sul Piano Operativo. Ribadiamo che serve chiarezza di visione e fermezza di intenti, che per ora c’è solo a parole.