Diritti animali
e prevenzione randagismo
Dopo aver risposto a LAV (il testo qui) ci sono arrivate una serie di richieste e proposte. In vista delle prossime elezioni e della prossima consiliatura aggiungiamo al nostro programma un ulteriore articolazione degli impegni che prendiamo.
Azioni miranti alla attuazione piena della legge regionale 20/1072009 in merito ai diritti animali e prevenzione randagismo
Le colonie feline sono un patrimonio di biodiversità urbana, in una Città che è un equilibrio costante da tutelare e di cui prendersi cura. L’allargamento di zone abbandonate dalle istituzioni si ripercuote sulle specie animali, oltre che sulle persone. Da cui anche la necessità di preservare spazi verdi, nel senso di aree a prato e alberati, se non a macchia, onde rendere possibile l’autoprotezione della fauna locale in spazi limitatamente antropizzati
Nuovi strumenti partecipativi e risorse sono necessarie per adeguare il sostegno dato dalle istituzioni all’azione sul campo di chi volontariamente custodisce le colonie feline (con affiliazione ad associazioni o informalmente) agenti principali per la realizzazione dei principi espressi dal quadro normativo regionale. Un approccio da sistematizzare, anche nella funzione di regolazione dei comportamenti verso la fauna locale, spesso agiti da soggetti improvvisati.
Riconosciamo utile:
– Percorsi di ascolto, formativi e di informazione a tutta la comunità, che facciano emergere dalla marginalità la figura “delle gattare e dei gattari”, riconoscendone il ruolo di custode dell’ecosistema città nell’azione integrata di preservazione del patrimonio di biodiversità, di lotta al degrado urbano e al randagismo.
– Aiuti economici alle cure e per i chip identificativi rivolti a chi si impegna nella lotta comune al randagismo. Prevedere la gratuità per gatti liberi e/o censiti in situazioni sociali critiche e di marginalità. Ulteriore integrazione funzionale con ASL veterinaria.
– Chiarezza e trasparenza riguardo alle convenzioni tra Comune, ASL veterinaria e gestione strutture ricovero viale Corsica e Ugnano. Ridisegnare l’affidamento dei servizi di tutela animale sul territorio (sempre più complessi e sottofinanziati) utilizzando ciò che il codice del terzo settore mette a disposizione in merito alla possibilità di utilizzare, per i servizi, convezioni aperte ad associazioni temporanee. Oggi troppo si riduce all’esempio positivo (uno solo, come il Parco degli Animali) e alle “briciole” eventualmente lasciate al resto. Occorre aumentare e diversificare gli investimenti sull’ecosistema, anche con pragmatismo rispetto a necessità e praticabilità.
-Creazione di un’area di ricovero e cura dei “gatti liberi” sul territorio in area del canile comunale o altra pubblica, da far gestire alle associazioni e a gruppi organizzati di volontari e volontarie con opportuna formazione e adeguato supporto economico. Un gattile anche con aree attrezzate per sterilizzare, curare ed accogliere situazioni emergenziali come le cucciolate.