ALIA: preoccupa l’allarme CGIL su sicurezza e appalti
“Ieri in Commissione Controllo non è stato possibile avere un quadro chiaro sul punto dello sviluppo di Valcofert, in relazione alla multiutility”
Dmitrij Palagi – Sinistra Progetto Comune
Leggiamo con preoccupazione, ma senza stupore, l’allarme lanciato da FP Cgil Alia e Nidil CGIL. Chiediamo a tutto il Comune di Firenze di prendere posizione a tutela della dignità e sicurezza del lavoro, facendo pesare il suo ruolo all’interno della partecipata.
Perché la Direzione della società ha smesso da mesi di rispondere anche alla sigla confederale, scegliendo di estendere evidentemente lo stesso approccio che porta avanti nei confronti dei gruppi consiliari di Palazzo Vecchio e del sindacato di base Cobas.
Non è la prima volta che il rapporto tra tecnologia e servizi ambientali viene frainteso, a discapito dei turni e della qualità di azione del personale, stando alle testimonianze raccolte in questi anni.
La nota CGIL evidenzia alcune priorità: la sicurezza (in particolare presso il cantiere di San Donnino), il futuro del personale con sopraggiunta inabilità al servizio, l’uso strumentale della somministrazione e delle logiche di appalto, la gestione del passaggio di AER in ALIA.
Aggiungiamo che nelle incertezze in questo comparto c’è anche il ruolo di Valcofert. Siamo il gruppo consiliare che ha reso pubblico e provato a fare una questione politica su questa operazione. Una società che si occupava di fertilizzanti, diventata al 100% di ALIA, dovrebbe diventare il ramo aziendale della multiutility che si occupa nello specifico dei servizi ambientali. In commissione controllo ci è stato confermato che questo è l’obiettivo, ma per l’ennesima volta il principale socio pubblico non ha informazioni più approfondite. E allora che controlla la Commissione Controllo?