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Bilancio: il nostro no alla richiesta di deroga

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“Abbiamo voluto tutelare la dignità dei Quartieri e del lavoro di analisi che spetta al Consiglio comunale”

Dmitrij Palagi – Sinistra Progetto Comune

Oggi ci è stato chiesto di accettare una deroga rispetto alle regole del Comune di Firenze, cioè di discutere il bilancio di previsione dalla prossima settimana, con alcuni giorni in meno rispetto ai 25 dovuti. Abbiamo detto di no, assumendo una responsabilità che non sottovalutiamo (non verrà votato entro il 31 dicembre e andremo in gestione provvisoria a inizio 2025), legata però a una valutazione che per noi si estende oltre il gruppo di Sinistra Progetto Comune.

Contingentare i lavori dei Quartieri e del Consiglio comunale non aiuta la Città. Il Documento Unico di Programmazione è stato votato senza suscitare adeguato interesse e sufficiente partecipazione, per quanto ci riguarda. Si rischia di creare frustrazione, soprattutto nelle circoscrizioni, il cui funzionamento è regolato dal Comune e non dal TUEL.

La Sindaca, quando ha scelto di tenere per sè la delega al bilancio, conosceva le scadenze previste da Palazzo Vecchio. Quando è venuta a illustrare il DUP poteva costruire un percorso che chiarisse le ragioni di questa richiesta di deroga.

Insistiamo a chiedere di prenderci più cura della politica, che non è mera amministrazione.

Aggiungiamo preoccupazione per aver appreso che non c’è un cronoprogramma previsto per la delibera legata alla razionalizzazione delle partecipate (e quindi alla multiutility): a noi risulta che debba essere votata entro la fine dell’anno.

Esprimiamo preoccupazione e consapevolezza del peso del “no” detto oggi in conferenza capigruppo.

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Bilancio consolidato: assenza Sindaca è un problema

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“Non è una questione polemica, ma l’occasione di evidenziare il problema sulle sicurezze”

Dmitrij Palagi – Sinistra Progetto Comune

Quando chi ha la delega al bilancio non presenta il bilancio, perché è al COSP (Comitato per l’ordine e la sicurezza), vuol dire che si è sbagliato a gestire le deleghe.

La nostra polemica non è quindi rivolta alla Sindaca, ma alla sua decisione di tenersi queste delibere, lasciando all’Assessore Bettarini la cultura, accompagnata alle partecipate.

Il Comune ha competenze sociali di prevenzione, non di ordine pubblico. La Polizia Municipale può avere funzioni ausiliarie per l’ordine pubblico, ma solo in casi estremamente rari e necessari, per noi.

Il problema è capire cosa si intende che sia un bilancio. Per il PD sono numeri e il consolidato è una presa d’atto. Per noi sono politici. Quando si presenta un consolidato lo si accompagna con una lettura dell’efficacia delle decisioni prese. Altrimenti basterebbe il Collegio dei Revisori dei Conti.

Peccato, non voler capire queste cose aumenta lo scarso interesse della cittadinanza verso la politica e sfavorisce la partecipazione (altro che bilancio partecipato!).

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Multiutility: per il Comune di Firenze tutto fermo a quotazione in borsa

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“Tutto il dibattito dell’estate sembra essere scollegato da chi poi deve decidere. Surreale”

Dmitrij Palagi – Sinistra Progetto Comune

Il Comune di Firenze è stato umiliato dal dibattito di questa estate sulla multiutility. Perché non ne ha fatto parte. All’Assessore Bettarini dispiace questa nostra posizione, ma non ci ha fornito elementi per cambiare idea.

Perché? Perché per Palazzo Vecchio, come per ogni istituzione, parlano gli atti formali. Quindi siamo fermi al progetto che prevede la quotazione in borsa. Non ci sono novità. 

Questo nonostante figure di governo regionale abbiano provato a ipotizzare il superamento del ruolo degli enti locali, seguendo la pessima strada intrapresa sul trasporto pubblico locale, con un unico soggetto per tutta l’area, ignorando specificità, criteri di prossimità e principi di redistribuzione (di potere, di controllo, di risorse).

Con un po’ di leggerezza abbiamo ringraziato il già Sindaco Nardella per aver ricordato che esistono anche i Comuni e che si dovrebbe coinvolgerli nel dibattito.

Il Partito Democratico governa Regione, Firenze e Prato. Magari vuole coinvolgere nel dibattito chiunque abbia a cuore i servizi essenziali e ha funzioni pubbliche, o è tutta una questione di mero tatticismo interno?

Pensiamo che le bollette dell’acqua e i servizi ambientali siano un tema più serio degli equilibri congressuali di breve periodo.

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Luminarie: 1 milione di euro
per un Natale splendente

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“Il bilancio in votazione lunedì contiene una voce interessante, su cui chiederemo spiegazioni alla Sindaca e alla Giunta”

Dmitrij Palagi, Sinistra Progetto Comune

Splendido splendente, ma non costa poco, a differenza di quanto dice la canzone. Perché nel bilancio in approvazione durante il Consiglio comunale di lunedì c’è una vota che attira curiosità e attenzione.

Tra gli acquisti di beni e servizi la voce «noleggio, installazione, assistenza e smontaggio delle luminarie per le festività natalizie 2024» vale 1.000.000 di euro, tutte sull’annualità in corso.

Guardando al 2023 ci risulta un significativo aumento, più del doppio. L’anno scorso al nostro gruppo consiliare risulterebbe un totale di poco superiore ai 400.000 euro, mettendo però insieme circa 200.000 euro tra albero e luci, a cui si aggiungono altri servizi, come quelli di guardiana.

Ora, a ridosso di agosto la cosa può sembrare fuori stagione. Però meglio prevenire che fare polemica a posteriori, quindi depositeremo un’interrogazione per comprendere dove sbagliamo nella lettura dei numeri.

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Stadio, molte chiacchiere, smentite dai numeri del bilancio in discussione

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“La variazione di bilancio passata in Commissione 1 ieri conferma il progetto su tre anni”

Dmitrij Palagi, Sinistra Progetto Comune

Certo, le cose possono cambiare. I 10 milioni per il Padovani sono stati comunicati e proposti al Consiglio con poco preavviso, fingendo non avesse nulla a che vedere con la Fiorentina.

Tra il 2024 e il 2026 ci risultano confermati 9.855.741,12 euro per la direzione dei lavori sul Nervi, oltre a 4.487.803,03 euro per il collaudo, con la quota di importi più alta nell’ultimo dei tre anni.

Immaginiamo che questa previsione di spesa corrisponda a un progetto dove non si procede a lavori con le partite in corso, coinvolgendo quindi il Padovani, dove continuano a mancare (almeno) 5 milioni.

Lo diciamo con il massimo rispetto per i delicati dialoghi tra la proprietà pubblica e il concessionario privato: Palazzo Vecchio si presenti al tavolo con un pacchetto completo, individuano i 5 milioni mancanti anche con risorse pubbliche. Questo non vuol dire spendere necessariamente soldi della cittadinanza, ma arrivare senza condizioni di subalternità a una trattativa che tenga al centro il bene pubblico, il futuro della principale squadra calcistica maschile della Città e la storia dei Campo di Marte, insieme alla cura del rugby e delle altre discipline sportive.

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PD contro Comune di Firenze,
la vicenda continua

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“Il riferimento è a spese legali riferite agli anni 2014 e 2015. È mancata la volontà di un accordo”

Dmitrij Palagi, Sinistra Progetto Comune

Il PD dovrebbe ricevere oltre 63.000 euro da Palazzo Vecchio, come debito fuori bilancio conseguente a due sentenze del Tribunale di Firenze. È una delle delibere discussa oggi in Commissione 1. Contestiamo politicamente l’assenza di volontà politica nel trovare una soluzione diversa, che non lasciasse ai tribunali la soluzione di una situazione imbarazzante. Perché non sfuggirà come il Partito Democratico sia forza di governo ininterrottamente da molti anni. Come ci è stato confermato oggi, di fronte a ogni contenzioso c’è quasi sempre la possibilità di evitare di rimettersi ai giudici.

La vicenda viene da lontano e nasce da una questione politica: l’attività puramente commerciale è cosa diversa dalle feste politiche di autofinanziamento. Da una parte c’è la militanza per permettere alle realtà organizzate di concorrere alla vita democratica, dall’altra una legittima iniziativa legata al profitto, all’interno della quale si lavora in modo retribuito. Se l’attività prevalente è di un tipo o di un altro si applicano tariffe di occupazione suolo pubblico (COSAP) diverse. L’abbattimento dell’80% è possibile quando la manifestazione politica è “prevalente”.

A noi risulterebbe che nel 2017 la Polizia Municipale avrebbe verificato che presso la festa del PD alle Cascine si è rilevata una situazione diversa da quella preventivata in sede di presentazione delle richieste. Da lì è nato un esposto all’interno del Consiglio comunale, che ha portato la Guardia di Finanza a studiare anche le edizioni degli anni precedenti, contestando diverse edizioni.

Solo che per il Tribunale sono mancati dei passaggi, come potevano essere ulteriori verifiche “sul posto”. Non entriamo nel merito della sentenza. Stamani ci è parso di capire che Palazzo Vecchio continuerà a tutelarsi. Quello che non capiamo è perché ancora una volta la politica non scelga di risparmiare tempo, lavoro e risorse pubbliche.

Esprimeremo non voto su questo debito fuori bilancio, perché non troviamo garanzie su una questione su cui sarebbe facile prendere degli impegni diretti, perché riguardano soggetti ben presenti sul territorio. Conosciamo bene il valore delle feste, ma qui c’è un tema di ruoli di potere, non di comunità militanti.

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