bonifiche

“La vicenda che trova spazio oggi sulla stampa si inserisce in una modalità di gestione politica che non condividiamo”

Dmitrij Palagi, Antonella Bundu – Sinistra Progetto Comune
Vincenzo Pizzolo – Sinistra Progetto Comune Quartiere 5

Ieri pomeriggio abbiamo effettuato un sopralluogo a ridosso dell’area sequestrata dell’ex Antilotex. Anche da lontano e in orario diurno si potevano vedere numerosi gatti.

La cittadinanza ci segnala la presenza di diverse decine di animali, fino quasi a un centinaio, anche se i numeri sarebbero leggermente diminuiti negli ultimi giorni. Per tutto il mese di agosto si sarebbe cercata un’interlocuzione con il Comune, ci è stato riferito, che riteniamo essere mancata sul piano politico.

Anche l’articolo della stampa di oggi si parla di provvedimenti ordinatori, nei confronti di chi ha la sola colpa di avere a cuore la vita degli esseri viventi.

Lunedì porteremo in aula una domanda di attualità, per avere certezza che nessuna denuncia partirà e soprattutto perché la situazione si risolva con una collaborazione con l’associazionismo.

Lo avevamo già chiesto a luglio per la disponibilità data da MEDU e Comunità delle Piagge, in merito alle persone che vivevano nell’area. Lo ribadiamo adesso sul fronte dei gatti.

Si tratta di una zona pericolosa, per cui avevamo chiesto una bonifica da prima degli incendi (analogamente a quanto fatto per l’ex Gover).

Ora ci sono animali con infezioni e ferite, da tutelare e di cui prendersi urgentemente cura. Accettando l’aiuto di realtà che negli anni hanno dimostrato serietà, competenze e la necessaria sensibilità.

“Nessuna presa in carico politica. Il Partito Democratico rinuncia a qualsiasi ruolo di governo del territorio”

Antonella Bundu, Dmitrij Palagi – Sinistra Progetto Comune

Oggi siamo voluti tornare in aula a proposito della vicenda dell’ex Antilotex. Perché MEDU, Comunità delle Piagge e informalmente il nostro gruppo consiliare avevano già chiesto una bonifica dell’area, prima che scoppiassero gli incendi.

C’è un precedente, per l’ex Gover, con lo stesso Sindaco di oggi. Avevamo citato le sue dichiarazioni del 2022. Però abbiamo sbagliato a digitare l’anno (in effetti avevamo erroneamente scritto 2023). Quindi la Vicesindaca non è riuscita a usare un motore di ricerca e scoprire che esistono eccome quelle frasi, anche se evidentemente chi governa la città non si ricorda cosa dichiara, anche a distanza di pochi mesi.

Stiamo alla sostanza politica. Questa maggioranza vuol davvero dire che non poteva procedere di ufficio e poi chiedere i costi alla proprietà dell’area? E soprattutto davvero è normale fregarsene delle vite umane lì presenti, se non in chiave repressiva?

Ci sono due ordini di priorità, che sembrano sfuggire al centrosinistra. La tutela della salute della cittadinanza: quegli incendi si potevano prevenire. La dignità di ogni vita umana, ma qui nemmeno si risponde a una disponibilità offerta da MEDU e Comunità delle Piagge, esperienze storiche, serie, radicate sul territorio.

Questo è il volto del potere cittadino.

“MEDU aveva avuto modo di segnalare la necessità di agire con la bonifica dell’area. Anche se è un terreno privato, a noi sembra mancare l’azione politica e istituzionale”

Antonella Bundu, Dmitrij Palagi – Sinistra Progetto Comune

Sul territorio bisognerebbe agire prevenendo i problemi. Se un’area viene utilizzata come discarica, è necessario bonificare, anche se il terreno è privato. Le soluzioni non saranno semplici e possono essere diverse, ma non si può fare finta di nulla.

MEDU ci aveva segnalato i problemi di via del Termine, dell’area occupata, spiegandoci come prima della pandemia ci fossero anche minori. Avevamo scelto di non presentare richieste o atti formali, per evitare strumentalizzazioni sulla pelle di persone in difficoltà.

Abbiamo in questi giorni letto e ascoltato le testimonianze di chi vive nell’area. Oggi l’unica soluzione proposta dalle destre e presa in considerazione dalla maggioranza sembra essere “sgombero”.

La tutela della salute di chi vive nella zona è la priorità assoluta. Ma perché le istituzioni non sono in grado di fare qualcosa se non diventa estremamente urgente? C’è un pericolo concreto a cui ora si deve rispondere.

Ma c’è anche da capire che fine faranno le persone che vivevano in quell’area. Partendo dal coinvolgimento diretto di MEDU, che è forse una delle realtà che meglio conosce il tipo di azioni necessarie.