“Finalmente la Commissione 4 ha espresso parere favorevole, su un testo nato a seguito delle ultime vicende legate a Walter De Benedetto”
Dmitrij Palagi, Antonella Bundu – Sinistra Progetto Comune
Nonostante siano passati mesi e mesi, finalmente si è arrivati a un risultato nella Commissione 4, per quanto riguarda le due risoluzioni depositate sul tema cannabis.
Ringraziamo la Presidente per averci invitato a un lavoro con i tavoli dedicati alle dipendenze, da parte dell’Amministrazione, per sviluppare un nuovo testo legato alla specifica situazione del nostro territorio.
Così come ringraziamo i voti favorevoli espressi sulle richieste rivolte a Regione Toscana e Governo.
Attendiamo il passaggio nel Salone de’ Dugento e rinnoviamo il nostro impegno per “liberare” la cannabis.
Richieste alla Regione Toscana:
Operare al fine di creare condizioni di omogeneità nell’applicazione del quadro normativo in merito alla cannabis terapeutica, agendo in particolare:
- Sulla formazione del personale sanitario, con una preparazione strutturata – sull’uso terapeutico dei cannabinoidi – dei medici e delle medichesse, dei farmacisti e delle farmaciste;
- Sull’allargamento delle possibilità di prescrizione della cannabis terapeutica a patologie oggi non previste (a partire dall’AIDS e dal glaucoma);
Dare pubblica comunicazione dell’azione di monitoraggio prevista dalla Regione Toscana per le AUSL, in merito all’utilizzo dei farmaci cannabinoidi, riportando le eventuali criticità presenti sui diversi territori;
Trovare rapide soluzioni al fine di evitare interruzioni dei percorsi di cura, rispetto alla fornitura di farmaci cannabinoidi a chi ne avrebbe diritto, agendo anche in un confronto diretto con i Ministeri di relativa competenza;
Prevedere in comodato d’uso la dotazione degli ausili medici (come i vaporizzatori) per il consumo di cannabis terapeutica;
Dare seguito e applicazione alle mozioni approvate dal Consiglio regionale nel 2020 per:
- Tutelare la filiera della canapa industriale locale;
- Favorire la filiera agroindustriale della canapa;
- Favorire la filiera della produzione e commercializzazione delle inflorescenze;
Richieste al Governo e al Parlamento:
Superare la circolare ministeriale del 23 settembre 2020, prevedendo la possibilità di ricevere cannabinoidi terapeutici (prescritti e quindi necessari) anche tramite servizio postale, agenzia di trasporto, o corriere privato, valutando quali siano le soluzioni più opportune, capaci di tenere conto della complessità degli elementi di cui tenere conto, ma definendo la salute delle persone e il diritto alle cure come criteri prioritari;
Individuare soluzioni in merito alla scarsità di cannabis terapeutica all’interno del Sistema Sanitario Nazionale, sapendo che ci sono diverse strade percorribili, tra cui:
- Un aumento della produzione pubblica, individuando altre realtà in cui poterla effettuare, come avviene all’interno dello Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare di Firenze;
- L’apertura al settore privato per la produzione di cannabis terapeutica, come già previsto dal decreto fiscale del 2017 lasciando a Firenze nello stabilimento chimico farmaceutico militare la standardizzazione;
- La semplificazione dell’importazione di cannabis terapeutica;
- L’inclusione della cannabis terapeutica nei Livelli Essenziali di Assistenza, senza così demandare alle singole leggi regionali la sua dispensazione;
Convocare il prima possibile la Conferenza Nazionale sulle droghe, come previsto dall’articolo 15 del Testo Unico sulle droghe;
Investire in ricerca e sperimentazioni cliniche nell’ambito della cannabis terapeutica, a partire dalla succitata produzione nazionale, prendendo in considerazione il già auspicato aumento della stessa;
Definire il catalogo di cosa può essere prodotto industrialmente nell’ambito di quanto oggetto del presente atto, tenendo conto dell’instabilità delle percentuali dei principi attivi di THC;
Consentire anche le forme farmaceutiche delle resine e degli oli a base di Cannabis.