Cappella Lorenzini e tomba di Collodi: la risposta della Giunta richiede azioni politiche

“L’Assessore evidenzia la necessità di un rapporto diverso con il concessionario, si parte da chi governa la Città”


Dmitrij Palagi – Sinistra Progetto Comune

Ringraziamo l’Assessore Danti per aver risposto alla nostra interrogazione nata dopo le notizie sui danneggiamenti alla Cappella Lorenzini, quindi anche alla tomba di Collodi, di cui nel 2026 ricorderemo i 200 anni dalla nascita.

Il Cimitero monumentale delle Porte Sante di San Miniato negli anni è stato interessato da più interventi. La Giunta ci ha spiegato che «la cappella [in questione] e conseguentemente l’ambiente ipogeo oggetto del sinistro non sono mai state rese accessibili dal concessionario sia ante opera che post opera, occultando ogni possibile rilevamento. Le uniche lavorazioni su elementi della Cappella hanno interessato una piccola porzione sul lato esterno della parete controterra della cripta senza interessare gli elementi in elevazione, le pavimentazioni e le coperture, come invece sottinteso nella narrativa dove si indica che la cappella è stata “scoperchiata”».

Nella risposta si legge inoltre: «l’appalto eseguito in corrispondenza della Cappella Lorenzini si è concluso nell’ottobre 2019 mentre le notizie in merito al sinistro risultano dell’anno 2024 senza che il concessionario abbia mai avanzato in precedenza richieste di confronto/risarcimento all’ Amministrazione».

Letti gli articoli sui giornali di queste settimane ci appare chiaro che da parte di Palazzo Vecchio deve esserci una ricerca di dialogo e confronto con la parte “concessionaria”, con chi accusa il Comune di aver danneggiato la tomba di Collodi. Si tratta di un luogo importante e di una vicenda importante anche sul piano simbolico.

A questo punto proporremo formalmente alla Sindaca e alla Giunta di trovare una soluzione che non passi necessariamente dai tribunali.