Genitorialità e carcere: Comune e Regione si attivino
“Il caso riportato dalla stampa di oggi rinnova il senso di un ordine del giorno approvato pochi giorni fa all’unanimità”
Dmitrij Palagi – Sinistra Progetto Comune
Una donna in stato di gravidanza è sottoposta a misure detentive. La rete del Comune di Firenze, coordinandosi con i progetti finanziati dalla Regione Toscana e le tante realtà attive sul territorio, è in grado di darle un’alternativa, senza farla stare dentro gli spazi disumani di Sollicciano?
Il senso della prima metà dell’ordine del giorno fatto approvare a luglio all’unanimità dal nostro gruppo consiliare riguardava proprio la genitorialità all’interno degli istituti penitenziari, per garantire che non si registrino casi analoghi.
Certo la condizione delle detenute madri si limita a “pochi casi”, in percentuale, ma non ci sfugge che sia quello più semplice su cui agire, anche rispetto all’opinione pubblica. Se neanche in questo caso le azioni istituzionali arrivano in modo tempestivo e preparato, c’è poca speranza sul resto.
Quanto scrive Massimo Lensi (Associazione Progetto Firenze) oggi deve richiamare la politica alle sue responsabilità. Evitare che le tensioni in tutto il Paese di questi giorni servano solo a un teatro politico interno al centrodestra o tra le parti.
Il senso della richiesta di commissariamento era funzionale a evitare che, passate le festività estive, il resto della cronaca politica quotidiana tornasse a far dimenticare questi temi, magari limitandosi all’emergere delle notizie più eclatanti.