Salva Casa: un condono di fatto e un attacco ai poteri dei Comuni
“Sindaca e centrosinistra saranno al nostro fianco nell’opposizione a questa legge?”
Dmitrij Palagi, Sinistra Progetto Comune
Antonella Bundu, Sinistra Progetto Comune
La fiducia di ieri data dalla Camera al decreto n. 69/2024 conferma la minaccia che si sta per abbattere sugli Enti Locali, in attesa del voto del Senato.
Si parla del «quarto condono nazionale edilizio del nostro Paese», per usare le parole del presidente nazionale di Legambiente.
Si potranno considerare abitabili spazi minuscoli, derogando ai requisiti igienico sanitari, attraverso le tolleranze del 2%. L’altezza minima potrà attestarsi intorno ai 2,35 metri, rispetto al limite di 2,40 metri, con superficie minima sotto quota di 20 metri quadrati (19,5 metri quadrati) per i monolocali (e sotto i 28 metri quadrati per i bilocali, 27,5 metri quadrati).
Il nuovo accertamento di conformità taglia le sanzioni previste, per chi vuole sanare le irregolarità dell’immobile. «Il nuovo sistema sanzionatorio è più complesso , ma per tutti gli esperti è destinato a produrre sanzioni estremamente più basse rispetto alla prima versione del decreto» si chiarisce sul Sole 24 Ore di oggi.
Da più parti si alza l’allarme nei confronti di cambiamenti di destinazione d’uso. Proprio il Governo che ci propone la secessione dei ricchi (autonomia differenziata) arriva a togliere prerogative ai Comuni? Gli effetti di questi passaggi, in città soggette all’overtourism come Firenze, rischiano di essere letali.
Se si aggiunge che sostanzialmente saltano gli aspetti di conformità antisismica il pericolo si aggrava.
Per questo chiediamo alla Sindaca e alla sua maggioranza di sostenere insieme a noi una mobilitazione chiaramente contraria al decreto Salva Casa, anche per convincere il Presidente della Regione Toscana a impugnare la legge, sollevando dubbi di legittimità costituzionale.