Casa delle Donne: bene, ma il Comune quanto investirà?

“Ci possono essere problemi se le istituzioni delegano all’associazionismo anche ruoli che starebbero al pubblico”


Dmitrij Palagi, Antonella Bundu – Sinistra Progetto Comune

Abbiamo spesso depositato delle interrogazioni sul futuro delle Murate. Anche perché nell’area ci risulta la necessità di intervenire per migliorare tanti aspetti, dalla climatizzazione degli ambienti alla presenza delle blatte (problema diffuso anche in altre aree della città).

La Giunta ha scelto di dare notizia della Casa delle Donne senza mai citarla nel rispondere ai nostri atti, in Rete Civica. Non ci risulta sia ancora rintracciabile il testo della delibera, quindi ovviamente ci limitiamo a fare domande, senza nessuna polemica.

Palazzo Vecchio delega completamente le politiche sul tema, oltre all’immobile? I 120 metri quadri avranno comunque dei costi a carico delle realtà associative, come quelli delle utenze? Informadonna avrà maggiori risorse per poter dialogare concretamente con questo progetto?

L’anno prossimo si voterà. Ci sarà una Giunta diversa. Più che una relazione politica garantita per meno di un anno, abbiamo bisogno di un progetto che abbia strumenti efficaci, dove il Comune abbia un ruolo vero.

Anche perché i contenitori (in questo caso Le Murate) devono essere strumenti in cui è chiaro chi fa cosa, quali sono le responsabilità, chi deve far fronte agli investimenti e ai costi, ma soprattutto quanto il Comune può supportare le importanti realtà coinvolte.

Diciamo questo perché riconosciamo l’importanza delle associazioni, della partecipazione, del dialogo tra istituzioni e territori, preferiamo un approccio di seria progettualità. Appena uscirà il testo della delibera capiremo se ci sarà necessità di un’interrogazione.