Revoca licenza al Genepì,
agire così non aiuta Rifredi
“La notizia è rimbalzata in Città nella giornata di ieri, con proteste da parte della cittadinanza”
Thomas Maerten – Sinistra Progetto Comune Quartiere 5
Dmitrij Palagi – Sinistra progetto Comune
Ieri la notizia ha colto di sorpresa tante persone. È stato avviato l’iter per revocare permanentemente la licenza al Genepì, il bar che ha l’attività di somministrazione all’interno del Circolo ARCI Le Panche – il Campino.
I motivi sarebbero legati a questioni di ordine pubblico e sicurezza, rispetto ad alcune frequentazioni.
Nel tempo Genepì è stato un riferimento per le tante realtà e persone che negli ultimi anni hanno portato avanti attività di mutualismo e solidarietà nella Casa del Popolo: la distribuzione settimanale di generi di prima necessità, una scuola di italiano e il doposcuola per minori, fino agli sportelli di supporto legale e psicologico. Tutte attività che tentano di contrastare il disagio sociale in costante aumento nel quartiere, tamponando i buchi lasciati dall’amministrazione.
Il bar ha sempre dato una mano e ha messo a disposizione gratuitamente i suoi spazi per queste attività, oltre che organizzare eventi culturali gratuiti in quartiere periferico come Rifredi.
A febbraio 2023 era però arrivata una sospensione di 10 giorni della licenza, a causa delle frequentazioni. A seguito di una partecipata assemblea delle socie e dei soci si decise di aumentare gli sforzi per contrastare i comportamenti scorretti all’interno del circolo, coinvolgendo anche personale formato per la mediazione culturale e la risoluzione di problemi legati a povertà, marginalità e delinquenza.
Purtroppo l’impegno non è bastato e a un certo punto, alcuni mesi fa, il circolo ha chiesto aiuto alle istituzioni, in un dialogo che ha coinvolto anche Presidente del Quartiere e Questura.
I titolari di Genepì hanno collaborato attivamente, seguendo tutte le indicazioni che erano state date (spostare i tavolini, togliere il calcino, non usare più bicchieri e bottiglie di vetro dopo le 21, ecc.) ma la situazione non è migliorata. Così alla fine hanno comunicato la decisione di chiudere l’attività a fine anno. Fra solo un paio di mesi.
Ma pochi giorni dopo ecco la beffa: come dicevamo è stato avviato l’iter per revocare permanentemente la licenza all’attività.
L’assemblea di ieri in risposta a questo provvedimento ha visto partecipare anche tante volontarie e tanti volontari del Circolo, dimostrando che c’è un tessuto vivo di cui la politica deve tenere conto, prendendo atto della sua sconfitta.
Ci fa piacere che la risposta immediata sia l’organizzazione di due giorni di teatro, musica e socialità, nel fine settimana, come azione di saluto.
Il Circolo ARCI Il Campino è da anni al centro di un’area particolarmente difficile, con problematiche che ricadono spesso su chi gestisce il bar (l’attività più esposta, inevitabilmente, per sua stessa natura).
Ci chiediamo come si pensi di risolvere il problema spostandolo qualche metro più in là. È evidente infatti che la chiusura del bar non farà sparire le cause che hanno determinato le difficoltà di questi mesi.
Con la piena consapevolezza della difficile situazione ribadiamo la necessità di un ruolo più attivo del Comune sugli spazi, teso a favorire e rafforzare quelli in cui non si fa profitto e che favoriscono una partecipazione attiva della cittadinanza.
La decisione di agire così crea un precedente che ci inquieta.