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città in vendita

Firenze-Studentato-di-lusso-1300

Nel traffico di piazza della Libertà
per ammirare
un nuovo hotel di lusso

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“Da un accesso agli atti avevamo già visto la richiesta che spinge Firenze ancora di più verso un modello di sviluppo insostenibile”

Dmitrij Palagi – Sinistra Progetto Comune, Possibile, Potere al Popolo, Rifondazione Comunista

Un nuovo hotel di lusso, in piazza della Libertà, che si potrà ammirare mentre si rimane bloccate e bloccati nel traffico.

A luglio, poco dopo le elezioni, dovrebbe essere inaugurato uno spazio di 118 camere e circa 300 metri quadrati. Non mancheranno bar e caffetteria, oltre a una terrazza nel cortile interno, a cui si aggiungerà uno spazio di lavoro.

L’operazione l’avevamo già scorta da un accesso agli atti, prima che arrivasse in aula il Piano Operativo.

Holding internazionali e grandi capitali continuano a investire nella nostra Città, tra gli applausi di quasi tutto il sistema politico.

Non ci si interroga su quanto sia insostenibile questo modello di sviluppo. I soldi pubblici si concentrano sulle grandi opere, mentre il tessuto urbano si trova sempre più privo di servizi, rendendo il Comune sempre più simile a una vetrina del lusso, dove crescono diseguaglianze e precariato.

Sala-del-Duecento-Palazzo-Vecchio - Consiglio

Ex Convento San Gaggio:
rischio direzionale per ennesimo studentato privato

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“Bocciato senza nessuna spiegazione l’emendamento presentato che esplicitamente voleva escludere questa possibilità”

Antonella Bundu, Dmitrij Palagi – Sinistra Progetto Comune

La richiesta era facile. Escludere l’ipotesi di destinazione a direzionale con funzioni di studentato per l’ex Convento San Gaggio.

La maggioranza e le destre hanno scelto di bocciare il testo, senza intervenire.

Quindi di fronte a un’ipotesi il silenzio fa pensare al peggio.

Che fine hanno fatto gli impegni a tutelare gli interessi pubblici della città?

Area ex OGR

Pistoiese-Rosselli ed ex OGR: interessi privati o pubblici?

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“Chiederemo al Sindaco e alla Giunta chiarimenti su un progetto dal fortissimo impatto ambientale e sociale”

Francesco Torrigiani e Giorgio Ridolfi – Sinistra Progetto Comune Quartiere 1
Antonella Bundu e Dmitrij Palagi – Sinistra Progetto Comune.

Abbiamo varie volte contestato il progetto, ormai ha più di 50 anni, della autostrada urbana Pistoiese Rosselli. Una strada che correrà parallela alla nuova Tramvia T4, e che apparentemente ha l’obiettivo di riportare in città (1.800 auto l’ora si legge nel PONmetro) il traffico che la nuova tramvia eliminerà (-18% secondo le stime).

E abbiamo più volte sottolineato un aspetto preoccupante, legato alla trasformazione dell’area ex OGR in una cittadella residenziale, con il solito immancabile studentato di lusso: il tracciato definitivo della nuova strada nel suo tratto finale (quindi da Via delle Cascine a Porta al Prato) sarebbe stato deciso, così ci è stato spiegato, assieme alla proprietà dell’ex OGR.

La preoccupazione insomma che la strada risponda agli interessi del gruppo Rothschild che ha acquisito l’area, per dare accesso alle nuove residenze.

Le preoccupazioni aumentano quando in Consiglio Comunale l’assessore al Bilancio spiega che tale tratto di strada sarà finanziato interamente dal privato.

Quindi le domande che faremo alla Giunta e al Sindaco sorgono spontanee, per sapere che cosa significhi in termini operative e finanziari che “il tratto della Pistoiese Rosselli da Via delle Cascine a Porta al Prato è a carico dell’operatore Ex OGR”:

  • Quale sia l’importo a carico del privato?
  • Quale sarà il percorso della progettazione esecutiva del tratto di strada in oggetto?
  • Quali siano i documenti a supporto della dichiarazione dell’Assessore?

Perché il dubbio continua ad attanagliarci: la Pistoiese Rosselli, un progetto vecchio di 50 anni, una strada di penetrazione di traffico che va in totale controtendenza rispetto alla transizione ecologica e alla sostenibilità, un progetto pieno di debolezze idrogeologiche (evidenziate nella relazione geologica) strutturali e ambientali: sarà un’opera di utilità pubblica o privata? Attendiamo risposte chiare e speriamo rasserenanti.

Chiesa_di_San_Carlo_dei_Barnabiti_Foto Wikipedia

Ex Chiesa dei Barnabiti: o turismo o niente riapertura?

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“Lunedì question time per capire se è stato risolto il taglio del Governo nazionale ai fondi previsti e quanto sia superabile l’ipotesi dell’Infopoint”

Dmitrij Palagi, Antonella Bundu – Sinistra Progetto Comune
Giorgio Ridolfi, Francesco Torrigiani – Sinistra Progetto Comune

L’Ex Chiesa dei Barnabiti deve tornare a essere uno spazio pienamente fruibile e a disposizione della cittadinanza. Abbiamo studiato la documentazione messa a disposizione da un accesso agli atti e ci è apparso evidente come la Giunta abbia scelto di vincolare il futuro di questo spazio al turismo.

La creazione di un Infopoint appare strategica, per ottenere i finanziamenti dal Governo. Le promesse fatte alla cittadinanza, anche a seguito della raccolta di oltre mille firme (a marzo 2023), ci sembrano vuote.

L’Ex Chiesa dei Barnabiti è tra i progetti che il Comune ha detto essere scoperti, a seguito dei tagli arrivati da Roma. Diventa l’occasione per pensare a un futuro diverso dell’immobile?

Lo chiederemo lunedì con un question time, così come proveremo ad avere maggiori dettagli sul nuovo appalto per gli Infopoint: prevederà anche quello dell’Oltrarno, o si limiterà ai tre attualmente esistenti? E che fine farà la sala conferenza posta al 1° piano di piazza della Stazione? Sono domande che riteniamo importanti per tutta la cittadinanza.

Palazzo_Vecchio_FI

Gucci e alberi, c’è un problema di IVA, ma andava affrontato prima di concedere le Cascine

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“Il pagamento dell’occupazione di suolo pubblico era l’unico obbligo formale a cui era sottoposta l’azienda, la politica si è vantata di alberi mai arrivati”

Dmitrij Palagi, Antonella Bundu – Sinistra Progetto Comune
Giorgio Ridolfi, Francesco Torrigiani – Sinistra Progetto Comune Quartiere 1

Era il 2019, quando furono concessi degli spazi alle Cascine a Gucci, che sulla stampa annunciò di voler donare un albero per ogni partecipante all’evento. Un’operazione che ci sembrava avere il sapore di greenwashing, a cui però non seguì l’effettiva donazione.

In seguito Gucci, sempre stando alla stampa, aveva manifestato la disponibilità di donare un albero per ogni suo dipendente.

Generosità da entrambe le parti. Da una parte la concessione delle Cascine per un evento privato, dall’altro la donazione degli alberi.

Ma che fine hanno fatto questi alberi? Finalmente, dopo oltre cinque mesi, l’Assessore ci ha risposto. Non ci sono.

Si sono svolti diversi incontri tra Gucci e la Direzione Ambiente, ci ha detto lunedì in aula: l’iter di sponsorizzazione è stato avviato, inviando una bozza di accordo possibile all’azienda nel 2021, l’ultima interlocuzione è del luglio 2022. Tutto è sospeso per approfondimento sul regime IVA rispetto al contratto di sponsorizzazione. Nella risposta di ieri è stato dichiarato l’interesse dell’Amministrazione a velocizzare un accordo, per incrementare il patrimonio arboreo cittadino.

Quindi non è proprio una donazione. Per le Cascine Gucci ha pagato il suolo pubblico e fine. Mentre l’azienda è interessata a investire in una sponsorizzazione, attraverso l’acquisto di alberi da cedere al Comune di Firenze.

Una vicenda diversa da quella di cui la politica locale si è fatta vanto. Che era bene fosse ricostruita nei dettagli per la cittadinanza.

Lungarno Foto di Carlo Galletti

Affaccio Lungarno de’ Medici: la Giunta approfondirà

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“Finalmente una presa in carico della questione. Attendiamo i risultati delle verifiche annunciate oggi in aula”

Antonella Bundu, Dmitrij Palagi – Sinistra Progetto Comune

Il Presidente del Comitato Cittadini per Firenze si è trovato impossibilitato ad affacciarsi sull’Arno, un paio di settimane fa. Delle persone, vestite come fossero addette alla sicurezza interna di un evento aziendale, nel video pubblicato sulle piattaforme digitali, dicono che è impossibile guardare il fiume “per questioni di sicurezza”, sulla base di “un’ordinanza del Sindaco”. Sotto c’era un evento della società Pucci.

La settimana scorsa ci era stato spiegato che non c’è nessuna ordinanza. Ma sembrano non sussistere problemi per chi governa Palazzo Vecchio. Allora abbiamo voluto riportare il tema in aula, anche a seguito dell’approfondimento di stamani su Lady Radio.

Di nuovo la Vicesindaca ha confermato che nessun atto amministrativo del Comune prevedeva l’impossibilità di affacciarsi sull’Arno. E che verranno fatte delle verifiche, immaginiamo contattando anche Pucci ed eventuali società impegnate sul tema della gestione dell’evento.

Confidiamo che i risultati verranno resi pubblici, altrimenti torneremo sulla questione ovviamente. Non ci interessano meccanismi punitivi rispetto ad eventuali errori. Vogliamo che ci sia chiarezza, affinché eventuali irregolarità non si possano ripetere. Perché Firenze ha spazi pubblici e appartiene a tutta la cittadinanza, non a chi ha più soldi.

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