Caldo e cambiamenti climatici: ordinanze su aria condizionata e spreco acqua
“La Giunta ha intenzione di ribadire quando fatto nel 2022? Lo chiederemo durante la prima seduta del Consiglio comunale”
Dmitrij Palagi, Sinistra Progetto Comune
Bianca Galmarini, Possibile Firenze
Nel 2022 la situazione politica era in parte diversa. Prendemmo atto in modo positivo della decisione di imporre l’obbligo di tenere le porte chiuse dal 1° agosto al 1° settembre per gli esercizi commerciali e di somministrazione, così come ogni altro edificio con accesso al pubblico.
Il tema del fabbisogno e del consumo energetico è centrale, per contrastare la crisi climatica.
Già nel 2023 abbiamo contestato l’assenza di altre azioni analoghe.
Intatta resta anche la richiesta di un governo consapevole e deciso rispetto agli sprechi di acqua.
Infine, crediamo che ogni misura di risposta al caldo debba essere valutata in base all’impatto sui reali destinatari. Riteniamo sia da scongiurare il divieto di innaffiare giardini, prati e orti, e anziché adottare misure di mitigazione del caldo in piazze fortemente assolate, suggeriamo la moderazione dell’occupazione di suolo pubblico, evitandola nelle ore di caldo insostenibile. L’adattamento all’aumento delle temperature non passa dal consumo di grandi quantità d’acqua per fingere che possa essere piacevole e refrigerante consumare uno spritz all’aperto senza ombra in area UNESCO alle 12;30 in pieno luglio.
Tenendo conto di come nel 2024 la maggioranza abbia ora al suo interno anche il gruppo di Alleanza Verdi Sinistra — Ecolò, chiederemo in primo luogo a loro di condividere un ordine del giorno con cui impegnare la Sindaca e la Giunta in questa direzione già nella seduta di oggi.