Colonialismo e razzismo: approvato un ordine del giorno per Firenze

“Una lettura del nostro territorio capace di vedere i bisogni e le discriminazioni delle persone è una necessità”


Antonella Bundu, Dmitrij Palagi – Sinistra Progetto Comune

C’è chi pensa sia stato inutile dedicare una parte della seduta di lunedì a confrontarsi sulla storia e la toponomastica. Ci dispiace. Perché la proposta del nostro ordine del giorno, approvato a larga maggioranza, nasce da un’esigenza presente su tutto il territorio nazionale, anche a Firenze.

Ci sono persone che non sentono di poter far del Paese, anche se nascono in Italia e hanno la cittadinanza. Per il colore della loro pelle, o per il modo in cui ci si riferisce alle e agli afrodiscendenti.

Il Salone de’ Dugento ha impegnato l’Amministrazione di Palazzo Vecchio a:
«-intraprendere un percorso di riconoscimento della necessità di dare una lettura anti-colonialista ai luoghi toponomastici, a cominciare dalla Città di Firenze, Medaglia d’oro della Resistenza;

  • coinvolgere le Istituzioni culturali, quali la nostra Università, le Fondazioni, gli Istituti culturali pubblici e privati, nonché delle Associazioni interessate».

Abbiamo inoltre impegnato il Governo a istituire la Giornata della memoria in ricordo delle vittime africane durante l’occupazione coloniale italiana, anche se sospettiamo che l’attuale Esecutivo nazionale non sia più aperto di quelli che lo hanno preceduto.

Ci fa piacere aver visto il gruppo del Partito Democratico comprendere i termini della richiesta, emendando il testo e modificando il parere negativo espresso in Commissione. E ci dispiace che Italia Viva abbia preferito farne una questione legata agli aspetti tattici.

Stiamo parlando di cose fondamentali per tante persone. Una politica incapace di mettersi nei loro panni, di capire i loro bisogni, fa male a tutta la società.