Dal consiglio comunale
del 21/10/2024
Risposte elusive su acqua (non) pubblica e ALIA, due risultati (parziali) per ex GKN e il progetto Extreme.
Ecco come è andato il Consiglio comunale di oggi.
Risposte elusive su acqua (non) pubblica e ALIA, due risultati (parziali) per ex GKN e il progetto Extreme.
Ecco come è andato il Consiglio comunale di oggi.
“Nel giorno in cui esce la notizia della vendita immobiliare della proprietà era importante evitare di ignorare la sostanza delle cose”
Dmitrij Palagi, Sinistra Progetto Comune
Antonella Bundu, Sinistra Progetto Comune
In aula ci è stato chiesto quale era l’obiettivo del nostro ordine del giorno su ex GKN. Rispondere a richieste precise arrivate dalla due giorni in cui è stato presentato il piano industriale. C’è una scadenza, quella del 15 novembre. Entro tale data la cooperativa GFF deciderà se andare avanto o no, anche sulla base delle reazioni registrate dalle istituzioni.
Con una settimana di ritardo rispetto a quanto avremmo voluto, arriva un ordine del giorno importante. Emendato dal Partito Democratico, ma che aveva già il sostegno di AVS-Ecolò, Firenze Democratica, Lista Schmidt, Lista Funaro e Movimento 5 Stelle, passato con l’astensione di Fratelli d’Italia. Ringraziamo quindi il grande senso di responsabilità dimostrato da tutti i gruppi consiliari. Evitare strumentalizzazioni e polemiche.
Ci è stato chiesto di riconoscere la convocazione del tavolo da parte della Regione Toscana domani ed è stata aggiunta la pessima notizia della vendita della proprietà a società immobiliari.
Purtroppo è stato chiesto di togliere anche il sostegno diretto alle manifestazioni di interesse, ma entro il 15 novembre sarebbe stato difficile immaginare una variazione di bilancio (che pure invitiamo a prendere in considerazione).
È rimasto un punto centrale. Dare pareri che dimostrino la validità del piano industriale. Così come è rimasta la solidarietà per la vertenza che ha preceduto e seguito l’aggressione al presidio del SUDD Cobas a Seano, a cui è seguita un’importante manifestazione a cui hanno partecipato anche diverse figure istituzionali e diverse organizzazioni sindacali, come la CGIL Toscana.
Quella di ex GKN non è la lotta di Sinistra Progetto Comune. Non è una lotta di sinistra. È una lotta che appartiene al territorio e Palazzo Vecchio ha confermato che non prende le distanze da questa posizione. Avevamo temuto il peggio, con forte preoccupazione. A maggior ragione esprimiamo soddisfazione per essere riusciti a scampare un disastro politico, ringraziando tutte le parti che hanno costruito il percorso di sintesi.
“Cosa si dicano Sindaca e Amministratore Delegato di ALIA rimane un mistero, ma il tempo della verità si avvicina”
Dmitrij Palagi – Sinistra Progetto Comune
L’Assessore Bettarini ci ha confermato un dato fondamentale. L’Autorità idrica della Toscana, indicativamente tra aprile e maggio 2024, ha deliberato di procedere alla gara per il nuovo gestore dell’acqua. In questo caso ha fatto “una scelta politica molto importante”, cioè confermare il coinvolgimento del privato per i prossimi 20 anni, anche se riducendo la quota al 30%, il minimo previsto da legge se si opta per la forma pubblico-privata (invece di solo pubblica, come chiediamo noi e come riteniamo abbia chiesto il referendum del 2011).
Il contenuto della conversazione tra Sindaca di Firenze e attuale Amministratore Delegato di ALIA rimane invece un mistero. Così come non ci è stato esplicitato quali posizioni sono state coordinate tra i soci pubblici più rilevanti in vista dell’assemblea della multiutility che si terrà mercoledì (in seconda convocazione).
Ribadire che si tratta di un «progetto solido e importante» della «prima volta che in Toscana si riesce a portare avanti un progetto multiservizi», a favore di presunta efficienza e presunte diminuzioni di bollette, è davvero troppo poco.
Non è che i soci pubblici sono ormai senza linea sulla multiutility?
“La Giunta e Casa S.p.A. agiscano perché le persone non vivano dentro dei cantieri”
Dmitrij Palagi – Sinistra Progetto Comune
Thomas Maerten – Sinistra Progetto Comune Quartiere 5
È apparso un cartello, dopo giorni di timori, allarmi e lavori già in essere, presso gli alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica di via Accademia del Cimento.
«Le demolizioni riguardano la pavimentazione esterna e sottostante saletta (non si tratta di elementi strutturali portanti dell’edificio). Le successive lavorazioni sono sempre attinenti al solo piano pilotis fino alla metà di novembre.
Ai piani superiori, fatto salvo per il primo piano, non saranno avviate lavorazioni fino a metà di dicembre.
Il locale biciclette resterà utilizzabile fino a metà dicembre, tuttavia con accesso dalla porta interna e poiché è stato segnalato che manca la chiave, quanto prima verrà sostituito il tamburo e sarà messa una copia per ciascun inquilino nel cassetto della posta».
Sarebbe una comunicazione a firma di Casa S.p.A., che si “scusa per il disagio”.
C’è un tema di dignità di chi vive nelle case popolari. Adesso si ritrovano in una quotidianità circondata da cantieri, con tutti i disagi legati al rumore, alle vibrazioni e alla polvere.
Inoltre continuano a esserci comunicazioni confuse, che alimentano disorientamento. Ricordiamo che lì vivono anche persone anziane, malate e in condizioni di difficoltà. Avrebbero bisogno di cura, attenzione e senso di responsabilità.
Invece sembra che le scadenze dei finanziamenti debbano passare sulla serenità e la salute della cittadinanza.
Abbiamo già depositato un’interrogazione urgente e torniamo a far presente alla Giunta che non si può ignorare la situazione.
“Citati Corte dei Conti e MEF, per cui per Palazzo Vecchio ALIA rimane una controllata”
Dmitrij Palagi – Sinistra Progetto Comune
C’è un principio di non contraddizione. Viene dalla Grecia antica, non lo inventiamo noi.
Se ALIA è una controllata del Comune di Firenze, chi siede in Consiglio comunale può fare accesso agli atti. Se il TAR ha ragione, nel negare questo diritto, allora ALIA non è una controllata (e infatti nella sentenza si dice questo).
L’Assessore Bettarini ha riconosciuto come la questione che poniamo non sia banale. Ha parlato della necessità di rispettare le sentenze, ma poi ha citato un orientamento consolidato di Corte dei Conti e MEF, per cui di fronte a società interamente pubbliche, anche in caso di assenza di una partecipazione preminente a maggioranza assoluta, si deve considerare il fatto che sono controllate.
A questo si è aggiunto il patto parasociale con cui i soci pubblici si impegnano a coordinare le azioni sulla governance della multiutility.
Per Palazzo Vecchio esiste un controllo pubblico che il TAR non ha riconosciuto. È un invito a far ricorso? Lo valuteremo nei prossimi giorni discutendo con le tante e i tanti che riconoscono l’importanza di questa vicenda, che però la maggioranza lascia sia a carico nostro.
“La risposta a un’interrogazione rassicura sul futuro della struttura”
Dmitrij Palagi – Sinistra Progetto Comune
Oltre alle RSA ci sono anche le RSD, centri residenziali di riabilitazione. Tra questi la struttura di Villa Monteturli, un centro per soggetti adulti con necessità di riabilitazione di tipo estensivo. Ci opera personale in appalto, con l’esclusione di quello infermieristico e medico.
Avevamo depositato un’interrogazione per avere garanzie sul fatto che non sia a rischio il suo futuro, visto che alcune stanze risulterebbero inagibili e l’età avanzata di parte dell’utenza.
La risposta sembra poter rassicurare. L’AUSL Toscana Centro sta portando avanti una serie di interventi che “presto” torneranno a rendere fruibili gli spazi oggi interdetti. Delle 35 persone ospitate solo tre hanno un’età superiore ai 65 anni, ma neanche loro è previsto che lascino Monteturli.
Contrariamente a quanto ci risulta, non ci sarebbero liste d’attesa per l’accesso alla struttura.
Sono tutte informazioni che incroceremo con lo sviluppo della situazione nei prossimi mesi e che speriamo possano arrivare anche a tutto il personale, oltre che alle famiglie dell’utenza.
Ci fa inoltre piacere che a fronte di un’assenza di ruolo nella programmazione dei servizi sociosanitari, adesso l’Assessorato faccia un piccolo passo in avanti e riconosca che questa deve essere fatta attraverso la Società della Salute.