“Un semaforo verde illumina un dissuasore a lungo atteso, ma che a settembre non dovrebbe comunque venire utilizzato”
Dmitrij Palagi, Antonella Bundu – Sinistra Progetto Comune Giorgio Ridolfi, Francesco Torrigiani – Sinistra Progetto Comune Quartiere 1
Dal 2010 piazza Madonna della Neve è pedonalizzata. Livello massimo. Dal 2010 piazza Madonna della Neve continua a essere utilizzata come parcheggio.
La consigliera Donella Verdi aveva già sollevato il tema, come il nostro gruppo ha fatto a partire dal 2019.
Adesso è spuntato un dissuasore mobile. Una barriera orizzontale, perché quello verticale non poteva essere realizzato a causa dei sottoservizi. L’Assessore ci ha detto che è stato messo da tre mesi. Ci sono stati problemi di allacciamento alla fibra ma ora, dopo 13 anni, c’è un semaforo acceso verde. Perché fino a che la barra non si chiude, la luce rimane in quel modo, invitando – involontariamente – la cittadinanza a parcheggiare dove non si può.
La gestione sarà poi affidata a SILFI e SAS.
Quando? Entro i primi di ottobre. Staremo a vedere. Manca poco.
Intanto è il dissuasore numero 33.
Evitiamo battute. Dopo 13 anni c’è poco da scherzare.
“Risposta asciutta, letta dalla Vicesindaca, che conferma l’urgenza di una figura che segua le tematiche dell’urbanistica”
Antonella Bundu, Dmitrij Palagi – Sinistra Progetto Comune Luigi Casamento – Sinistra Progetto Comune Quartiere 3
Il Sindaco accetta l’idea di un parcheggio presso il Podere La Mattonaia?
Avevamo capito che Palazzo Vecchio accettava l’idea di non trasformare un’area verde in un’area storica importante in zona con stalli, che preoccupa fortemente la cittadinanza.
Però oggi ci ha risposto la Vicesindaca, leggendo una nota che sarebbe spettata all’Assessore Bettarini. Ma la delega all’urbanistica la ha il Sindaco!
Ci è stato spiegato che sono previsti interventi per il verde, di fatto dando per scontato che le procedure andranno comunque avanti.
Da dove nasce il cambio di atteggiamento dell’Amministrazione?
Riteniamo sbagliato sottovalutare questa vicenda. Il Sindaco e la Giunta faccia un sopralluogo, anche con noi, per capire di cosa stiamo parlando.
“Un momento pubblico che lancia un percorso di partecipazione sul territorio, in cui restituire l’esperienza dei gruppi consiliari in questa consiliatura”
Antonella Bundu, Dmitrij Palagi – Sinistra Progetto Comune
Il gruppo consiliare di Sinistra Progetto Comune, insieme alle forze che compongono la nostra coalizione, lancia un appuntamento al Teatro L’Affratellamento per venerdì 6 ottobre 2023, alle 21:15.
Sarà l’occasione in cui iniziare un percorso di restituzione, visto che è iniziata la fase finale di questa consiliatura. L’esperienza di oltre quattro anni, in Comune, nei Quartieri e nella società continua a essere a disposizione di tutta la cittadinanza.
Sarà un momento di passaggio, che si svilupperà successivamente in un percorso sui territori su cui stanno lavorando i diversi soggetti che fanno parte di Sinistra Progetto Comune.
Siamo consapevoli di avere intorno a noi realtà capaci di prendersi cura di uno spazio plurale e unitario.
Attorno a noi vediamo l’aumento delle spese militari in tutto il mondo, il protrarsi della guerra in Ucraina, i molti conflitti nelle altre parti del mondo, l’aumento delle morti nel Mediterraneo, il governo nazionale più a destra della storia della Repubblica italiana, la confusione assoluta all’interno della maggioranza di Palazzo Vecchio (con le liti quotidiane tra Italia Viva e Partito Democratico, che si aggiungono alle polemiche sui nomi tutte interne al PD).
Anche per questo è fondamentale ricordare a Firenze che esiste uno spazio in cui continuare a costruire una sinistra plurale, ecologista, popolare e di governo, senza rigidità autoreferenziali, ma dando conto di cosa è stato fatto in questa consiliatura.
“Ci sono questioni di opportunità e aspetti invece più pratici su cui è bene ci sia la massima chiarezza”
Dmitrij Palagi, Antonella Bundu – Sinistra Progetto Comune
Ieri la cittadinanza ha ricevuto una telefonata per informare di promozioni e opportunità offerte dal Comune di Firenze. Non con la voce del Sindaco, stavolta. Ma con quella di un’Assessora. Una di quelle di cui si parla nelle stanze del Partito Democratico per la candidatura apicale alle amministrative nel 2024. L’Assessora Funaro, si sa, ha la delega all’istruzione. Questa sarà la spiegazione formale del perché è stata lei, a pochi mesi dal voto, ad augurare un buon anno scolastico. Non ci sembra opportuno, ma chiederemo quante altre volte è capitato che fosse una persona della Giunta e non il Sindaco ad arrivare telefonicamente per gli avvisi. E se per un tale messaggio, dal sapore propagandistico (perché tutti si ricordano che oggi iniziava la scuola!), fosse plausibile usare il canale della protezione civile
Un’altra domanda la faremo sullo strumento. Ci dicono che si sia utilizzato il sistema della Protezione Civile e che chi ha trovato una chiamata persa, magari con preoccupazione per il numero da cui era arrivata, abbia affollato il centralino della Protezione Civile, per avere spiegazioni. Se fosse vero, sarebbe stato un aggravio facilmente evitabile.
“Una storia che nasce nel 2010 e che in 13 anni ancora non ha trovato soluzione. Lunedì domanda di attualità”
Dmitrij Palagi, Antonella Bundu – Sinistra Progetto Comune Giorgio Ridolfi, Francesco Torrigiani – già Consiglieri del Quartiere 1 Sinistra Progetto Comune
Piazza Madonna della Neve, alle Murate, diventa area pedonale di tipo A: la più rigida tra quelle previste dal Comune. Però continua a essere un parcheggio. Viene messa una catena, ma sistematicamente viene rimossa. Si procede a sanzionare i mezzi, anche perché la Municipale ha un proprio spazio lì vicino. Ma evidentemente non basta.
Nel 2017 la Consigliera Donella Verdi (Firenze Riparte a Sinistra) aveva sollevato la questione, di cui l’Assessore si era già mostrato consapevole.
Nel 2021 abbiamo di nuovo chiesto conto di come fosse possibile, a distanza di 11 anni, che Piazza Madonna della Neve continuasse di fatto a essere un’area di sosta, nonostante la pedonalizzazione.
Si era annunciata la prima ipotesi di un dissuasore a scomparsa (cosiddetto pilomat). Solo che i sottoservizi, si è scoperto, rendevano impossibile averlo “a scomparsa” (verticale). Nel 2022 quindi la soluzione è infine stata individuata: un dissuasore orizzontale, con barriera mobile.
Arriviamo all’estate 2023. Avviene l’installazione. Solo che la barriera non viene attivata. Il varco rimane aperto e c’è anche un semaforo che si illumina di verde, giusto per invogliare a entrare. Prego, c’è posto, parcheggiate pure?
Abbiamo ricevuto diverse segnalazioni in questi giorni, da cittadine e cittadini a cui speriamo di poter dare risposte già lunedì, con una domanda di attualità.
“Sinistra Progetto Comune e Movimento 5 Stelle continuano a sostenere la mobilitazione, mentre la maggioranza litiga sui nomi, probabilmente per calcoli elettorali”
Dmitrij Palagi, Antonella Bundu – Sinistra Progetto Comune Roberto De Blasi – Movimento 5 Stelle
Come gruppi consiliari continuiamo a sostenere il Comitato referendario Salviamo Firenze. Non c’è una figura di Giunta con delega all’urbanistica, non c’è data certa per la votazione delle osservazioni e nemmeno sono state fornite ai gruppi consiliari. Il ricorso al TAR è una forma di tutela della cittadinanza. Prima ancora dei contenuti, c’è una questione democratica. Firenze non può permettersi di aspettare la conclusione dei litigi all’interno della maggioranza. Se Partito Democratico e Italia Viva si agitano per contendersi l’eredità renziana di governo cittadino, alle persone servono risposte urgenti e concrete.
Questa la nota del Comitato referendario Salviamo Firenze
«Ricorso al TAR: si alza il livello dello scontro tra il Comitato Referendario Salviamo Firenze e il sindaco Nardella. A più di tre mesi dall’insabbiamento delle domande referendarie da parte dell’amministrazione comunale e dopo la pubblicazione il 1° agosto dell’ordinanza sindacale di superamento dei due quesiti, il sospetto è sempre più concreto: la finalità dell’amministrazione è stata quella di cercare di eludere in ogni maniera, con le delibere e i tempi dilatati, lo svolgimento formale della consultazione referendaria nel 2023. “Nardella ci ha bloccato il referendum. Lo poteva fare? Lo abbiamo chiesto al Tar della Toscana presentando un ricorso. È una risposta dovuta alla città” dichiara Massimo Torelli, tra i promotori della consultazione referendaria. “Soprattutto perché riteniamo che Firenze abbia subito un danno e un torto, sia politico che formale e che la cittadinanza meriti un trattamento ben diverso”.
Il ricorso è stato presentato grazie alla collaborazione di un nutrito, qualificato e motivato pool di avvocati composto Claudio Tamburini, Corrado Mauceri, Paolo Solimeno, Andrea Conte, Urbano Rosa, Marco Rossi, Alessandro Mori, Luca Biagi Mozzoni.
“È’ stato possibile ricorrere al TAR solo dopo che il Sindaco ha emanato le ordinanze di superamento dei quesiti referendari” sottolinea l’avvocato Paolo Solimeno, del pool di legali che collaborano con il Comitato, “e si basa su una domanda tanto semplice quanto fondamentale: è previsto o no dal regolamento comunale che sia la Giunta a decidere i ritenere superati i quesiti referendari? Secondo i ricorrenti no” chiarisce Solimeno, “il regolamento sottolinea chiaramente che in materia urbanistica solo le modifiche regolamentari votate dal Consiglio Comunale possono consentire al Sindaco di evitare i referendum. Ora restiamo in attesa delle deliberazioni del Tar sia riguardo alla richiesta di sospensiva che del merito”.
Il tema posto dalla campagna referendaria non è solamente procedurale, ma ha risvolti profondamente sociali e di gestione democratica che si sono aggravati durante la pausa estiva: un moltiplicarsi di cantieri che spesso nascondono nuove strutture ricettive, la crescita del 15% delle compravendite immobiliari per finalità di rendita turistica, affitti per studenti e chi lavora a prezzi impossibili.
“Rinnoviamo le domande alla base della nostra campagna” rilanciano i promotori: “tu potrai rimanere a vivere a Firenze? Quanto deve guadagnare una persona per viverci? E rilanciamo la richiesta: vengano subito bloccate le norme che agevolano i grandi gruppi di investimento”.
Per questo è ormai in dirittura di arrivo una grande raccolta di firme autogestita che coinvolgerà le cittadine e i cittadini di Firenze per quasi due mesi: la campagna FIRMA&FERMA chiederà che le 2 norme dei quesiti referendari diventino norme immediatamente operative, garantendone l’approvazione in tempi certi come norme di salvaguardia. Una vera e propria mobilitazione cittadina che dal 28 settembre al 18 novembre darà voce alle migliaia di residenti e di persone che vivono la città, ma rischiano di esserne esclusi.
“Il sindaco Nardella aveva manifestato una disponibilità ad affrontare e risolvere la questione, ma è rimasta lettera morta. Perché queste due norme non sono state portate in consiglio in settembre come la norma per limitare nuovi Airbnb in area Unesco?” chiede Massimo Torelli. “Senza una mobilitazione popolare la situazione non cambierà: una città paradiso per i ricchi del mondo e di chi cerca facili profitti sulla pelle di chi lavora e studia, ma non può permettersi i prezzi folli per poter vivere a Firenze. Solo così si può sconfiggere l’arroganza dei grandi gruppi di investimento stanno realizzando gli Student Hotel , che vogliono mani libere come le hanno avute fino ad ora. Ci volevano a casa, ci troveranno nelle piazze della nostra città” conclude Torelli, “perché ai problemi sociali non si può rispondere con espedienti burocratici. La nostra mobilitazione è necessaria se non vogliamo che la città sia irrimediabilmente travolta e resti ostaggio degli acquisti di seconde case da parte dei milionari del mondo ed ostaggio della speculazione e degli studentati di lusso”.»