In difesa del comunismo, a Firenze a 80 anni dalla Liberazione
“Ordine del giorno approvato per un’iniziativa da organizzare nel corso del 2025”
Dmitrij Palagi – Sinistra Progetto Comune
Le memorie non sono neutrali. L’esperienza del socialismo reale in una parte di Europa è chiaramente diversa dalla storia dei partiti comunisti nel cosiddetto blocco occidentale.
Equiparare nazismo e comunismo è però un modo per negare le identità fondative con cui si è costruita l’uscita dalla seconda guerra mondiale.
Nessuna propaganda di Putin può cancellare alcune verità storiche: i cancelli di Auschwitz vengono abbattuti dall’Armata Rossa, il primo Sindaco eletto democraticamente dopo il fascismo nella nostra Città è stato Mario Fabiani, la Costituzione viene scritta anche dalle comuniste e dai comunisti.
La scelta del Parlamento europeo di mettere sullo stesso piano i simboli del cosiddetto Terzo Reich e quelli del “comunismo sovietico” è grottesca.
La falce e martello ha rappresentato nei decenni un simbolo di resistenza all’oppressione, dando speranza alle lotte di classi lavoratrici e sfruttate.
La complessità dei fatti storici non può cedere al negazionismo e al revisionismo.
Ringraziamo i gruppi che ieri hanno scelto di votare favorevolmente a un ordine del giorno che ci impegna, come Consiglio comunale, a organizzare entro l’anno un evento di carattere nazionale (o almeno regionale) per ricordare l’importanza dei movimenti comunisti nella Liberazione di 80 anni fa e il percorso che ha portato a rendere noto l’orrore dei campi di concentramento.